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Il Tirreno-Sarà un settembre difficile per la scuola

Sarà un settembre difficile per la scuola Cgil e Cisl prevedono ostacoli nell'introduzione della riforma Moratti ...

02/06/2004
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Il Tirreno

Sarà un settembre difficile per la scuola
Cgil e Cisl prevedono ostacoli nell'introduzione della riforma Moratti


PISTOIA. Sarà un avvio di anno scolastico difficile. Lo sostengono i sindacati scuola Cgil e Cisl, che hanno organizzato a Palazzo di Giano un incontro per fare il punto sulla riforma Moratti e il suo recepimento nelle scuole della provincia. Presentato anche un monitoraggio su come le scuole pistoiesi hanno affrontato i problemi legati alla riforma.
"Prevediamo un avvio di anno scolastico confuso - ha affermato la segretaria provinciale della Cisl scuola, Maria Cristina Zini - anche perché il quadro di riferimento normativo non è del tutto definito e spesso è contraddittorio".
Ma qual è l'atteggiamento degli insegnanti e dei genitori? "Abbiamo riscontrato - ha detto Maria Cristina Zini nel suo intervento - che gli insegnanti non accettano questa riforma; non l'accettano perché nella scuola c'è una cultura consolidata, questa legge arriva quando già si è costruito un costume professionale, culturale e didattico di innovazione. Nella scuola materna, poi, c'è molta preoccupazione, non solo per gli insegnanti ma anche per i genitori, per la questione dell'anticipo, in quanto l'inserimento dei bambini di due anni e mezzo nella stessa sezione con bambini di 5 anni e mezzo destruttura i processi di educazione e apprendimento, ma anche di socializzazione.
"Nella scuola media si critica la riduzione delle ore e il contemporaneo aumento delle discipline, in quanto ciò fa ipotizzare che l'allievo giunga al termine del percorso con una infarinatura di conoscenze. È poi contraria ad ogni aspettativa, anche per le famiglie, la scelta anticipata del percorso successivo".
Tante, insomma, le opposizioni alla legge, non solo tra i docenti e il personale Ata, ma anche tra le famiglie. I sindacati Cgil e Cisl portano, come prova di questa situazione, l'alta partecipazione agli scioperi del personale della scuola (70% di adesioni all'astensione dal lavoro del 26 marzo). Poi ci sono state altre iniziative, tra cui quella del comitato genitori del quinto circolo il 13 marzo scorso.
In provincia, infine, sono sorti spontaneamente gruppi di lavoro in numerose scuole per affrontare i problemi legati all'attuazione della riforma Moratti: tra gli altri, il "gruppo di coordinamento per la difesa della scuola pubblica statale" che vede impegnati docenti e dirigenti scolastici di varie scuole.
F.Cl.


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