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Il Tirreno-Riforme calate dall'alto e salari bassi ed è più difficile operare tranquilli

Pagina 3 - Lucca Riforme calate dall'alto e salari bassi ed è più difficile operare tranquilli ...

05/05/2004
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Il Tirreno

Pagina 3 - Lucca
Riforme calate dall'alto e salari bassi ed è più difficile operare tranquilli


LUCCA. "Se la scuola è in crisi, anche il professore va in crisi. Non c'è una diminuzione di volontà per il lavoro, è che stiamo vivendo una situazione di disagio dell'intero sistema". Per il preside Giuseppe Ciri il problema non è che mancano i docenti terribili, ma che gli insegnanti, oggi, rischiano una sorta di "depressione di gruppo".
Preside, perché parla di crisi della scuola?
"Le superiori si trovano in una nebbia fitta, non sappiamo dove andiamo. Le incertezze sulla riforma, sui programmi, sulla regionalizzazione, non ci permettono di lavorare tranquilli, guardando al futuro. Per questo c'è disagio, fra presidi e professori".
Va anche detto che lo stipendio degli insegnanti non è altissimo, soprattutto agli inizi della carriera.
"E' senz'altro così. Per la mole di lavoro che fanno, sacrificando gli interessi personali, sobbarcandosi anche compiti non prettamente d'istituto, 1.500 euro al mese sono pochi. Anche perché poi, alla fine, i professori vengono scavalcati".
In che senso?
"Fino a dieci-quindici anni fa erano coinvolti in prima persona nella sperimentazione di progetti nuovi. Ora, invece, le riforme vengono calate dall'alto sulle loro teste, senza coinvolgerli in alcuna maniera.
"È il caso anche di quest'ultima, che a loro sembra piacere davvero poco".
Lei è preside al liceo scientifico Vallisneri dal 1985. Quali sono i cambiamenti principali che individua?
"Le tecnologie, sicuramente: si pensi al telefonino o a Internet.
"Quest'ultimo può essere una grande risorsa, per chi lo può utilizzare. Altrimenti, se usato superficialmente, è una perdita di tempo".
E le scuole riescono a stare dietro a questi cambiamenti?
"Le più accorte hanno cambiato già da sole il loro modo di formare i ragazzi, grazie alle sperimentazioni prima e all'autonomia in seguito. Speriamo di poterlo fare anche in futuro".
L.C.


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