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Il Tirreno/Pisa: I precari da stamani in presidio permanente

“Scuola pubblica bene comune”, questo lo slogan inequivocabile scelto dagli insegnanti e dal personale tecnico-amministrativo.

02/09/2010
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Il Tirreno

GABRIELE ORSINI

PISA. Da questa mattina i precari della scuola sono in presidio permanente di fronte al Provveditorato per protestare contro i tagli al sistema scolastico. “Scuola pubblica bene comune”, questo lo slogan inequivocabile scelto dagli insegnanti e dal personale tecnico-amministrativo.
La decisione per questa nuova mobilitazione, emersa nel corso dell’ultima assemblea della Rete dei precari, arriva dopo il blitz in occasione delle nomine per ribadire l’opposizione alla riforma Gelmini e la necessità di difendere il diritto al lavoro. Dopo la grande visibilità che lo sciopero della fame del professor Rocco Altieri ha restituito alla mobilitazione, il presidio si pone l’obiettivo di proseguire in questa direzione. Sarà una giornata animata quella di oggi in via Pascoli, dove ha sede l’ufficio provinciale scolastico. Per festeggiare il successo della protesta dell’insegnante del Matteotti, stamattina un gruppo di studenti del corso serale “salvato” in extremis ha organizzato una performance teatrale a tema.
Ma al di là della visibilità, il presidio permanente servirà a coinvolgere la cittadinanza e ad amalgamare intorno a sé tutti i fermenti di una protesta. Quello di oggi è comunque solo il primo passo di un percorso che porterà ad un primo giorno di scuola del tutto particolare. Per il 15 settembre infatti le organizzazioni sindacali provinciali (Cgil, Snals, Gilda, Cobas e Unicobas) hanno convocato un’assemblea sindacale di tutto il personale scolastico. «La scelta di effettuare un’assemblea il primo giorno del nuovo anno scolastico ha un forte valore simbolico - spiega la Flc-Cgil - vogliamo dare all’opinione pubblica un segnale chiarissimo del forte ridimensionamento della scuola statale a causa della politica governativa. La legge 133 ha portato nella nostra provincia alla perdita di circa 450 posti di lavoro negli ultimi due anni».


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