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Il Tirreno-Piombino-Medie, tutti vogliono più ore

Medie, tutti vogliono più ore I genitori compatti contro i tagli della Moratti PIOMBINO. I g...

22/02/2004
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Il Tirreno

Medie, tutti vogliono più ore
I genitori compatti contro i tagli della Moratti

PIOMBINO. I genitori dei ragazzi che quest'anno vanno alle medie hanno scelto di usufruire di tutte le ore di studio possibili offerte dalla nuova scuola, nata dalla riforma Moratti. E' anche questa in fondo una forma di protesta, perché così si mantiene il vecchio orario scolastico. Certo una protesta diversa dai genitori delle elementari che, insieme alle maestre, giovedì hanno organizzato una vivace manifestazione di protesta nei locali di piazza Dante per dire no alla riforma.
I genitori dei ragazzi che vanno nelle medie hanno invece 'manifestato' il loro desiderio di non tagliare ore scolastiche ai figli, sfruttando al massimo le possibilità di studio offerte, in pratica lasciando un orario simile a quello attuale.
Il preside delle medie unificate di Piombino, Maurizio Grassi, dalla sede di via Torino, spiega in pratica cosa è accaduto. La nuova scuola media prevede 27 ore fisse (meno della scuola precedente) e due lingue. Difficile concentrare tutto il programma in questo tempo senza fare tagli nella didattica. I genitori però hanno la possibilità di scegliere 6 ore in più da aggiungere alle 27 obbligatorie. "Bene, almeno il 95% dei genitori - dice il preside delle medie - ha scelto 27 ore più 6. Questo significa che con 33 ore la settimana si possono portare avanti i programmi di studio come prima, senza dover per forza concentrare tante materie in poche ore".
Restano comunque molti dubbi per le medie: "Aspettiamo ancora la circolare per stabilire gli organici - spiega il preside - e, tanto per fare un esempio, non è affatto chiaro che fine farà l'ora di educazione tecnica". La materia infatti sarà sostituita da 'tecnologia' che è poi l'informatica. Ma chi deve insegnarla? I vecchi professori di educazione tecnica o quelli di scienze? Il preside Grassi aspetta che il ministo Moratti si spieghi meglio.
Intanto all'indomani della manifestazione di piazza Dante, i genitori e gli insegnanti delle scuole elementari Piombino tirano un primo bilancio: "La manifestazione è riuscita - dice per il Comitato genitori-insegnanti la maestra Razzi - tutti sembrano soddisfatti, adesso pensiamo al prossimo appuntamento a Roma, il 28 febbraio per la manifestazione nazionale contro la riforma Moratti. E non è detto che non si faccia qualche altra cosa anche qui a Piombino, vedremo. Non dobbiamo cedere".
I.P.


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