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Il Tirreno-No alla riforma Moratti

"Va ritirato il decreto Moratti" LUCCA. Mondo della scuola in agitazione contro la rifo...

01/02/2004
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Il Tirreno

"Va ritirato il decreto Moratti"


LUCCA. Mondo della scuola in agitazione contro la riforma Moratti. Le segreterie provinciali Cgil e Cisl scuola esprimono contrarietà ai contenuti del decreto per scuola dell'infanzia, primaria e secondaria: "È stato approvato nonostante le proteste del personale scolastico, delle famiglie e delle organizzazioni sindacali e produce un netto peggioramento della qualità della scuola oltre che una considerevole diminuzione di posti di lavoro". Cgil e Cisl comunicano che è stato indetto uno stato di agitazione dei lavoratori scuola e che quanto prima saranno comunicate le relative iniziative. Inoltre invitano le segreterie nazionali a proclamare lo sciopero generale della scuola.
L'assemblea dei genitori e dei docenti del Vi circolo di S. Vito esprime "indignazione verso la riforma e proclama lo stato di agitazione del circolo sulla necessità di impostare azioni di lotta comuni in provincia e invita i sindacati a indire un giornata unitaria di sciopero generale. Inoltre viene deciso di richiedere la convocazione urgente del consiglio di circolo aperto ai docenti e genitori del VI circolo per chiarimenti e garanzie sul nuovo assetto della scuola pubblica e di convocare il coordinamento provinciale genitori e docenti per decidere iniziative".
Pagina 4 - Viareggio
La scuola contro la Moratti chiesto lo sciopero generale


VIAREGGIO. Franca Cecchini della Cgil Scuola e Claudio Rugani della Cisl annunciano che "Le segreterie provinciali Cgil e Cisl esprimono netta contrarietà ai contenuti del primo decreto applicativo della legge 53/03, relativo alla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il decreto è stato approvato nonostante le vive proteste del personale scolastico, delle famiglie e delle organizzazioni sindacali e produce un netto peggioramento della qualità della scuola oltre che una considerevole diminuzione di posti di lavoro.
"Le segreterie provinciali - continuano Cgil e Cisl - comunicano che è già stato indetto uno stato di agitazione dei lavoratori della scuola e che quanto prima saranno comunicate le relative iniziative. Le segreterie provinciali invitano le segreterie nazionali a proclamare lo sciopero generale del personale della scuola".
Lo stato di agitazione della scuola italiano contro la riforma Moratti continua e non sembra fermarsi all'agitazione: si sta viaggiando verso lo sciopero nazionale del settore.
P.L.
Elementari di Turano
Scuola, no alla riforma Moratti


MASSA. Si è riunita l'assemblea dei genitori e degli insegnanti della scuola elementare statale di Turano, IV circolo didattico, per discutere il decreto legislativo attuativo della legge 53/03 (riforma della scuola), approvato il 23 gennaio scorso. Genitori e insegnanti hanno espresso una netta opposizione al progetto scolastico delineato dalla riforma.
"L'assemblea ha valutato - cita il comunicato emesso dall'assemblea genitori-insegnanti - che non può essere accettata l'approssimazione frettolosa con cui questa riforma fra pochi mesi prenderà avvio provocando caos e disorientamento, non può essere accettata la riduzione dell'orario da 30 a 27 ore settimanali e la frammentazione nel percorso scolastico in curricolo obbligatorio e attività opzionali e facoltative. Non può essere accettata l'idea di un tempo pieno inteso come somma tra curricolo obbligatorio, attività opzionali, tempo mensa. In questo modo la riforma snatura il Tempo pieno, nega il suo grande valore pedagogico. Non può essere accettata la nuova figura dell'insegnante coordinatore che di fatto sancisce la scomparsa della pari dignità tra i docenti e sottintende ad una inaccettabile gerarchizzazione delle discipline e delle conoscenze. Non può essere accettata una scuola che nel processo di apprendimento sepera il momento del sapere delegato al docente coordinatore, e il momento del fare, affidato agli altri insegnanti nei laboratori. Non può essere accettata la norma che prevede l'anticipo e il posticipo delle iscrizioni a discrezione delle famiglie. L'assemblea, ritiene pertanto che la scuola deformata della Riforma Moratti porterà più tecnicismo, più solitudine, più gerarchia e meno confronto sia per i bambini che per gli insegnanti; spazzerà via esperienze pregresse di ricerca, di studio di impegno che hanno portato la scuola dell'infanzia e la scuola elementare ai primi posti tra i paesi occidentali. L'assemblea invita tutti i genitori, i cittadini, le associazioni della società civile a riflettere sui temi esposti, a pronunciarsi per un immediato ritiro del decreto e per l'avvio di un serio confronto a sostegno della valorizzazione della scuola pubblica".


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