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Il Tirreno-No all'ingresso in anticipo alle materne

Sindaci contro la Moratti No all'ingresso in anticipo alle materne PISTOIA. No a...

31/01/2005
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Il Tirreno

Sindaci contro la Moratti
No all'ingresso in anticipo alle materne


PISTOIA. No all'iscrizione anticipata dei bambini alla scuola materna. Questo, in sintesi, il messaggio contenuto nel documento firmato dai sindaci e assessori alla pubblica istruzione di venti su ventidue Comuni del pistoiese. Si tratta di Rosanna Moroni di Pistoia, Paolo Magnananensi di Agliana, Daniele Bettarini di Buggiano, Renata Gandini di Chiesina Uzzanese, Marina Lauri di Cutigliano, Carla Bollettini di Lamporecchio, Roberta Beneforti di Larciano, Margherita Giuliani di Marliana, Stefano Mariotti di Massa e Cozzile, Caterina Ranieri di Monsummano, Valentina Meoni di Montale, Massimo Sauleo di Quarrata, Iana Lari di Pieve a Nievole, Paolo Pratesi di Piteglio, Giovanna Papini di Pescia, Barbara Gagliardi di Ponte Buggianese, Francesca Vogesi di Sambuca, Simona Querci di Serravalle Pistoiese, Francesco Filoni di San Marcello Pistoiese, Giorgio Ercolini di Uzzano. Tutti insieme motivano la loro contrarietà alla legge Moratti e all'anticipo alla scuola dell'infanzia sostenendo che l'ingresso di bambini più piccoli in scuole pensate per quelli più grandi stravolgerebbe i modelli educativi e organizzativi consolidati e apprezzati e richiederebbe anche interventi che il Ministro si è guardata bene dal finanziare e che Comuni e scuole, privati delle necessarie risorse, non sarebbero in grado di realizzare, come la formazione degli insegnanti, l'incremento degli organici, l'adeguamento dei locali, l'integrazione dei materiali didattici. "Si preferisce blandire i genitori con proposte illusorie come l'idea di accedere prima dei tre anni alla materna, certamente allettante, visto che i nidi sono saturi e hanno costi superiori - spiegano i firmatari - anziché destinare risorse all'aumento dei nidi per rispondere alle esigenze delle famiglie con strumenti adeguati all'età dei bambini". "E' forte il rischio - ha denunciato l'assessore alla pubblica istruzione di Pistoia, Rosanna Moroni - di azzerare conquiste culturali e di riportare la scuola dell'infanzia ad un ruolo di assistenza".


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