Il Tirreno: Napolitano: ancora attuale il messaggio di don Milani
L’intervento del Capo dello Stato in occasione della “Marcia di Barbiana” con tremila persone
VICCHIO. «La scuola, laboratorio del sapere e della conoscenza, rappresenta la sede privilegiata per la formazione di cittadini attenti e consapevoli, in grado di affrontare con spirito critico e libero giudizio una realtà politica e sociale complessa ed in continua evoluzione». Lo scrive in un messaggio inviato agli organizzatori della “Marcia di Barbiana” il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
«In questo quadro ricordare la figura di don Milani ed il suo scritto “Lettera ad una professoressa” - prosegue il messaggio del Capo dello Stato - significa sottolineare l’attualità di un messaggio volto ad una sempre più piena affermazione, nel mondo della scuola, dei principi dell’eguaglianza, della solidarietà e delle pari opportunità».
Erano circa tremila le persone che ieri si sono incamminate per il sesto anno consecutivo lungo la strada che porta a Barbiana, la piccola località nel comune di Vicchio, in Mugello, dove don Lorenzo Milani dette vita ad un’esperienza scolastica che mantiene inalterata la propria modernità. La “Marcia di Barbiana”, organizzata dal Comune di Vicchio, ha assunto quest’anno un significato particolare perché ricorrono i 40 anni dalla pubblicazione di “Lettera a una professoressa”, libro collettivo nato proprio alla scuola di Barbiana, e dalla morte di don Lorenzo Milani (26 giugno 1967). Tra i partecipanti alla marcia anche il viceministro alla Pubblica istruzione Mariangela Bastico, il senatore Andrea Ranieri e il segretario nazionale Cgil-scuola Panini. Numerose le adesioni arrivate, tra le quali quelle del presidente della commissione Cultura della Camera Folena, del sindaco di Napoli Iervolino e del presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso. Numerosi i gonfaloni delle amministrazioni toscane.
«La Marcia di Barbiana - ha detto il sindaco di Vicchio Elettra Lorini - è un mettersi in moto di coloro che vogliono arrivare al cuore delle tematiche che travagliano le nostre coscienze e che si interrogano sulla costruzione del domani appassionandosi ai temi dell’educazione».