Il Tirreno-"Mille precari senza alcuna speranza"
"Mille precari senza alcuna speranza" Gruppi di docenti in pullman a Roma per partecipare al corteo ...
"Mille precari senza alcuna speranza"
Gruppi di docenti in pullman a Roma per partecipare al corteo
LUCCA. Tanti i ragazzi che non sono andati ieri mattina a scuola prevedendo la grande adesione del personale docente e non docente alla mobilitazione.
Alla fine solo poche scuole hanno svolto regolarmente alcune delle lezioni, mentre nella maggioranza dei casi la mattinata è passata con gli insegnanti presenti che hanno fatto a turno presenza nei gruppi di ragazzi di varie classi accorpati. Solo lo Snals non ha aderito allo stop delle lezioni che ha impedito comunque in tutti gli istituti la regolare attività. Soddisfazione nei sindacati che hanno unitariamente preparato lo sciopero e che ora si aspettano la retromarcia del governo.
Nel mirino prima di tutto la riforma Moratti, di cui chiedono il ritiro, il rinnovo del contratto scaduto da undici mesi per insegnanti e non docenti e da trentacinque per i dirigenti, le disposizioni e i tagli previsti dalla finanziaria che porterà l'eliminazione del 2% del personale. A Lucca si sono trovati alle 4.30 raggiungere in pullman Roma e partecipare alla manifestazione nazionale.
"Una manifestazione riuscitissima - commenta Gabriella Fenili della Cisl - una piazza affollata con tanti striscioni e un bel colpo d'occhio. Siamo completamente contrari alle riforme scolastiche del governo che sono fatte senza fondi e anzi portano dei giganteschi tagli al personale. Una scuola così non dà più garanzie di formazione".
"La scuola è vista come una spesa, un peso - le fa eco Claudio Rugani - perché apparentemente improduttiva. Così vengono annunciati altri tagli, ma la formazione è basilare per il futuro di un paese".
Preoccupazione in particolare per i tanti precari che si trovano ogni anno appesi al filo della riconferma o meno: in Lucchesia sono un migliaio, che svolgono supplenze temporanee o annuali.
Aspettano, spesso avendo oltrepassato i trentacinque anni, l'immissione a ruolo. "Per loro - ha detto Franca Cecchini della Cgil - non ci sono possibilità. Sono supplenti annuali e temporanei, giovani, ma anche meno giovani, che attendono di entrare senza speranza.
"È forte la nostra preoccupazione per i tagli dei docenti e importante è la definizione dello status giuridico per legge o per contratto. Mi aspetto che la riuscita dello sciopero blocchi la riforma Moratti".
G.S.