Il Tirreno-In rivolta i docenti di educazione fisica

In rivolta i docenti di educazione fisica
Alle superiori le ore di insegnamento ridotte da due a una

LUCCA. C'è sconcerto, stupore, rabbia, ma non rassegnazione tra gli insegnanti di educazione fisica che protestano per la riduzione, nella scuola secondaria superiore, delle ore settimanali di educazione fisica da due a una. La riduzione è prevista dalla bozza di decreto legge per la riforma delle scuole superiori, che prende il nome dal ministro Moratti. In relazione a questa proposta un gruppo di insegnanti ha ritenuto necessario indire una riunione, aperta a tutti i docenti di educazione fisica della provincia che si è tenuta ieri al liceo scientifico Vallisneri.
A tale proposito c'è da registrare una dura presa di posizione della Fidal (federazione italiana di atletica leggera) regionale, che in un comunicato sottolinea di essere "preoccupata delle ripercussioni che potrà avere sul movimento giovanile scolastico la riduzione da due a una delle ore destinate all'insegnamento ed alla pratica dell'educazione fisica, richiama inoltre l'attenzione degli organi competenti sugli effetti che tale provvedimento avrà sicuramente in maniera negativa sull'avviamento alla pratica sportiva dei giovani studenti, privati della possibilità di svolgere una appena significativa attività fisica". Il fatto che la scuola pubblica riduca un servizio come quello della cura del fisico, appare anacronistico affermano all'unisono gli insegnanti e gli operatori sportivi.
A.B.