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Il Tirreno - I tagli a scuola penalizzano i nostri figli handicappati"

tagli a scuola penalizzano i nostri figli handicappati" LA DENUNCIA Ridotte le ore per il sostegno ...

12/02/2004
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Il Tirreno

tagli a scuola penalizzano i nostri figli handicappati"
LA DENUNCIA Ridotte le ore per il sostegno


EMPOLI. Giacomo (il nome è di fantasia), ha nove anni. Appena pochi mesi fa, per dimostrare il suo odio verso la scuola, disegnava bambini, con lo zaino sulla spalla, che fuggivano dalle classi. Giacomo è dislessico. Ha difficoltà a leggere. Si vergognava a farlo a voce alta, davanti agli altri compagni. Poi, per alcuni mesi - da quando la sua famiglia ha deciso di trasferirsi da una località del Sud, a Empoli - ha avuto un insegnante di sostegno. Ha imparato a leggere con l'aiuto di questo docente; ha cominciato, a piccoli passi, a superare qualche ostacolo, ad avere più fiducia nei suoi mezzi.
Giacomo frequenta la scuola di Ponzano. E con lui anche Gabriella (pure questo è un nome di fantasia): ha qualche anno in più ed è affetta da sindrome di down. Segue le lezioni insieme ai suoi compagni. Ma fa più fatica. Ha bisogno di un supporto, di un sostegno. Lei e Giacomo, lo scorso anno, potevano contarci per sedici ore ogni settimana. Ma ora devono fare i conti con i tagli che riguardano la scuola. Le ore di sostegno sono scese da sedici a undici: un taglio netto, di venti ore al mese. Così Giacomo è tornato ad avere problemi nella lettura. E la sua amichetta fa molta più fatica a stare dietro ai ritmi del resto della classe. "Non solo - dicono le mamme dei due bambini - anche i progressi fatti lo scorso anno, in questo modo svaniscono. E il motivo? Lo stato vuol risparmiare sui problemi dei nostri figli".
Della vicenda è stato responsabilizzato il dirigente del Terzo Circolo didattico. E anche il Comune che avrebbe messo a disposizione un obiettore Osa. "Ma ai nostri ragazzi serve un insegnante", rispondono i genitori, pur ringraziando lo sforzo dell'amministrazione comunale. "Vogliamo sperare - sottolinea Giovanni Grazzini, presidente dell'Aias, associazione italiana assistenza spastici di Empoli - che la situazione venga ripristinata per il prossimo settembre, anche se ci auspichiamo che la scuola provveda direttamente per il periodo che va da oggi alla conclusione dell'anno scolastico".
E poi rincara la dose: "Questi due casi riguardano bambini particolari - dice Grazzini - bambini che vanno seguiti, altrimenti perdoni la fiducia. Invece, già devono subire, spesso, il trauma di un cambio di insegnante di sostegno, ogni anno. Poi ci si mettono anche i tagli. E, se non bastasse, anche con la riforma Moratti, ci saranno ripercussioni su chi a scuola deve fare i conti con una disabilità: con il maestro unico, vengono a mancare anche i momenti di cogestione. E quindi questi ragazzi rischieranno di sentirsi abbandonati a loro stessi".


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