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Il Tirreno-Graduatorie sbagliate e regole inique

Graduatorie sbagliate e regole inique Errori negli elenchi dei trasferimenti, novità retroattive per i precari "Una situazione di caos mai vista in trent'anni" per la Cgil li...

25/06/2004
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Il Tirreno

Graduatorie sbagliate e regole inique
Errori negli elenchi dei trasferimenti, novità retroattive per i precari
"Una situazione di caos mai vista in trent'anni" per la Cgil livornese
CARLO BARTOLI


FIRENZE. "Una situazione buia e confusa come quella che si profila quest'anno non l'avevo mai vista in trent'anni di servizio nella scuola". Renza Bendinelli, segretaria della Cgil scuola livornese, fotografa così il caos scatenato dalla revisione delle graduatorie degli insegnanti.
Agli errori si sono sommati gli errori. Intanto, ma in definitiva si tratta del male minore, gli elenchi diramati nei giorni scorsi e pubblicati anche dal nostro giornale riguardanti i trasferimenti degli insegnanti di ruolo erano, in alcuni casi, sbagliati. E' accaduto, per esempio, a Livorno, dove alcuni docenti si sono visti accordare un trasferimento da una sede all'altra, ma solo per alcune ore: "Un fatto gravissimo - ha commentato Mario Augusto Lorenzini, presidente del Distretto scolastico livornese - che non si era mai verificato prima nella storia della burocrazia ministeriale".
Ma questo non è nulla in confronto alla bufera a cui si stanno preparando migliaia di precari toscani che attendono di sapere quando e dove svolgeranno le supplenze e, soprattutto, se rientreranno nell'eletta schiera di coloro che verranno finalmente messi a ruolo dopo anni, in molti casi più di un decennio, di vita da precari. Una legge, infatti, ha modificato retroattivamente i criteri di calcolo per la valutazione dei titoli delle graduatorie che ogni Provveditorato (che di recente sono stati ribattezzati Csa) stila per assegnare ogni anno gli incarichi. Il risultato è esplosivo. In primo luogo, le graduatorie non saranno completate prima della fine di luglio, se tutto va bene. Poi, inizierà il valzer dei ricorsi individuali e collettivi, delle impugnazioni. Quasi tutte le organizzazioni sindacali stanno già organizzandosi ad affrontare la massa di precari inferociti che, ancora una volta, vedono calpestato ogni diritto acquisito e rimessa in discussione ogni certezza. A questo punto, nessuno può garantire con ragionevole certezza cosa possa accadere e in quali condizioni inizierà l'anno scolastico.
La legge incriminata, raddoppia il punteggio maturato con le supplenze effettuate sulle isole e nei comuni montani. In sostanza, vengono penalizzati i precari dotati di maggiore esperienza: "Chi aveva un punteggio più elevato - chiarisce Renza Bendinelli - non sceglieva certo un incarico all'Isola d'Elba, oppure sul Monte Amiata, non potendo certo immaginare che quella scelta successivamente sarebbe stata premiata in modo retroattivo. Quelle cattedre finivano a colleghi più giovani che adesso, con minore anzianità, rischiano di scavalcare i precari storici".
Il pasticcio combinato dal ministro Moratti non si ferma qui, dato che la legge è entrata in vigore quando le graduatorie, calcolate con i vecchi parametri, erano ormai pronte. Il risultato è una sorta di gigantesca Tela di Penelope che impone un ricalcolo completo: fino al 21 maggio è stata data infatti facoltà ai precari di presentare la documentazione necessaria per veder migliorato il proprio punteggio. Ma non è tutto, le norme tecniche di attuazione previste dalla legge sono talmente complesse e controverse che già si sono aperti mille interrogativi in fase di ricevimento della documentazione. Figuriamoci poi cosa succederà quando scatterà la valanga di ricorsi che i cinquemila precari fiorentini o i 1.200 livornesi si preparano a scatenare.
La Gilda ha inviato addirittura una lettera al presidente Ciampi per chiedere il rispetto dei principi costituzionali calpestati. "La legge - sostiene la Gilda - comporta uno stravolgimento delle attuali graduatorie permanenti, penalizzando professionalità acquisite in anni di insegnamento e attraverso l'acquisizione di ulteriori titoli culturali. La graduatoria permanente era stata istituita per garantire alla scuola personale abilitato e qualificato professionalmente e che doveva essere regolarmente aggiornata e non stravolta con la rideterminazione arbitraria e continua di punteggi e titoli già valutati precedentemente con altri criteri".


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