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Il Tirreno: Epifani a fianco dei candidati Cgil

Il segretario generale tira la volata alle rsu del pubblico impiego «Sono arrabbiato con Padoa Schioppa, fa troppi tagli»

06/11/2007
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Il Tirreno

PISA. «Il pubblico impiego non è un rubinetto di spese da chiudere né un inutile orpello retaggio del passato, ma una grande risorsa, un presidio per il cittadino». Lo ha detto il segretario nazionale Funzione pubblica della Cgil Carlo Podda alla presentazione delle liste dei candidati al rinnovo delle Rsu. «E la gente lo sa - ha aggiunto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani - infatti l’adesione alla Cgil e i consensi verso il suo operato continuano a crescere nonostante tutto».
Al Cnr ieri si è riunita una rappresentanza dei cinquantamila candidati alle elezioni per il rinnovo delle Rsu nel pubblico impiego per parlare dei problemi che affliggono la categoria: ritardo del rinnovo contrattuale, esternalizzazione continua dei servizi, mancata applicazione del memorandum siglato a gennaio con il governo, precariato. «Le elezioni si terranno dal 19 al 22 novembre e saranno un banco di prova per il sindacato - ha detto Epifani - speriamo di raccogliere altri consensi, di continuare a crescere come abbiamo fatto fino ad oggi nonostante le difficoltà a cui andiamo incontro. Con una ulteriore legittimazione da parte dei lavoratori potremo farci sentire ancora di più dal governo e pretendere che applichi, finalmente, il memorandum». «E spingere il ministro dell’economia Tommaso Padoa Schioppa a investire di più nella pubblica amministrazione, seguendo l’esempio del premier tedesco Angela Merkel» ha aggiunto Podda.
«Sono arrabbiato con Padoa Schioppa - ha aggiunto Epifani - che aveva garantito l’esistenza dei fondi per pagare gli stipendi per i tre anni del contratto e poi non ha mantenuto fede all’impegno. Noi l’abbiamo fatto». E il segretario generale si dice arrabbiato anche «per la mentalità perdente da contabile che domina il ministro dell’economia che non si rende conto che, tentando di risparmiare un po’ ogni anno operando tagli, finisce con lo spendere di più. Mi riferisco alla stabilizzazione dei precari. Quando si inizia un processo come questo ci vuole un progetto modulato nel tempo altrimenti i conti, alla fine, non tornano. E sono sbagliati anche i dati divulgati. Non è vero che in Italia c’è il più alto numero di dipendenti pubblici d’Europa, né che è il sistema più costoso».
«Infatti - interviene Podda - negli ultimi cinque anni la spesa del pubblico impiego è calata del 25%». «E nonostante tutto - riprende Epifani - manca il nuovo contratto di lavoro. E se non esiste aumento di stipendio in grado di recuperare interamente gli arretrati non pagati ai lavoratori del settore pubblico, figurarsi per quelli del privato». Per affrontare le prossime elezioni per il rinnovo delle Rsu la Cgil candida vecchi e nuovi nomi tra cui Federica Pietropaoli, Luca Magliani, Federico Panini e Chiara Andreatta.
V.V.


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