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Il test Invalsi sbarca anche alle superiori
Mimmo Pantaleo della Flc-Cgil. Ma noi vogliamo che quelle prove aiutino non solo a verificare, ma anche a migliorare.E invece vediamo solo tagli
13/01/2011
La Stampa
FRANCESCA SCHIANCHI ROMA
Da quest’anno, test Invalsi anche alle scuole superiori. La notizia è arrivata ieri dal Ministero dell'Istruzione: le prove standardizzate in italiano e matematica dell'Invalsi (l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione), che servono a conoscere le competenze degli studenti, saranno estese da questa primavera anche alle seconde superiori.
La ministra, Mariastella Gelmini, lo aveva annunciato tempo fa: ora la novità è ufficiale. I quindicenni al secondo anno di superiori, proprio gli studenti che vengono presi in considerazione nelle rilevazioni europee, saranno quindi sottoposti a verifica come già accade, da due anni, ai bambini della scuola primaria e ai ragazzini alle medie. Gli istituti superiori hanno tempo fino al 2 febbraio per registrarsi sul sito internet dell'istituto (www.invalsi.it); poi, entro la fine di febbraio, i dirigenti scolastici dovranno inserire nello stesso sito i «dati di contesto». A metà aprile arriveranno alle scuole le prove di verifica, mentre i risultati sono previsti, come già in passato, verso ottobre.
«Fra gli obiettivi assume particolare importanza la valutazione degli apprendimenti in italiano e matematica degli studenti della seconda e quinta classe della scuola primaria, della prima e terza classe della scuola secondaria di primo grado e della classe seconda della scuola secondaria superiore», scrive, in una lettera pubblicata sul sito Invalsi, il ministero. Che ha già fissato le date delle prove: il 10 maggio sarà la volta dei ragazzi delle seconde superiori (esclusi quelli che frequentano corsi serali e i centri di istruzione per adulti); l'11 verranno sottoposti ai test i bambini di seconda della primaria, pochi minuti di prova per monitorare il livello acquisito nella lettura e nella decodifica di un testo, e quelli della quinta classe, pure loro impegnati con l'italiano. Il 12 maggio italiano per le prime medie e, infine, il 13 maggio, test di matematica per gli alunni della primaria.
«Il fatto che si intervenga sulla scuola superiore con prove che valutano l'apprendimento degli studenti è un fatto positivo», giudica Massimo Di Menna della Uil scuola. «La nostra preoccupazione è sulla procedura burocratica che ci può essere intorno alla somministrazione del test, che spesso nelle esperienze passate è stato un vero impazzimento», valuta gli aspetti da migliorare. «Sarebbe poi importante fare in modo, anche per le superiori, che ci siano delle batterie di prove simili a disposizione di insegnanti e studenti, perché ci sia una preparazione. Infine, siccome le prove richiedono un particolare impegno degli insegnanti, sarebbe necessario che venisse retribuito…». Ci sono state in passato anche polemiche sull'attualità e l'efficacia dei test.
«Siamo sempre d'accordo su prove che monitorino l'apprendimento», premette Mimmo Pantaleo della Flc-Cgil. «Ma noi vogliamo che quelle prove aiutino non solo a verificare, ma anche a migliorare: a uno strumento che fotografa la situazione riteniamo che occorra far seguire fatti concreti. E invece vediamo solo tagli…».