Il tentativo abortito di ridurre i bidelli e i servizi di pulizia
di Franco Bastianini
Pubblichiamo integralmente il testo di una proposta relativa alla determinazione degli organici e all'utilizzo dei collaboratori scolastici, ivi compresi quelli addetti ai servizi di pulizia, inserita in una prima bozza del decreto legge contenente disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica( spending review).
Anche se nel testo del decreto legge, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 luglio 2012, non vi è alcuna traccia della proposta, appare tuttavia utile conoscerne il contenuto perché dà la misura, da parte di chi l'ha formulata, dell'ignoranza delle mansioni che svolgono i collaboratori scolastici e delle norme che ne regolano lo status giuridico oltre che della improvvisazione con la quale si cerca di ridurre a tutti i costi le spese dello Stato. La proposta, sebbene abortita, dà l'indicazione dei punti di vista dell'amministrazione. A decorrere dal 1° settembre 2012 – si leggeva nella proposta – non si provvede ad effettuare altre immissioni nel ruolo dei collaboratori scolastici sino a che il relativo personale a tempo indeterminato e non sia ridotto al 50 per cento dell'organico determinato presso ciascuna istituzione scolastica ed educativa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119. Tutti i posti non coperti con personale di ruolo sono accantonati, sino ad un accantonamento massimo pari al 50 per cento dei posti relativi a ciascuna istituzione. A seguito dell'accantonamento, i servizi propri del profilo professionale di collaboratore scolastico che non possono essere assicurati mediante il solo ricorso al personale interno sono acquistati ai sensi dei successivi commi.
All'acquisto dei servizi – si leggeva nel comma 2 della proposta – provvedono le singole istituzioni scolastiche ed educative ricorrendo ad apposite convenzioni a cura di Consip S.p.a. salva la possibilità di esperire proprie procedure anche in economia secondo la normativa vigente in materia di contratti pubblici, purché ciò avvenga migliorando contemporaneamente sia i parametri di prezzo che di qualità fissati dalle convenzioni. Il costo dei servizi, al netto dell'Iva, non può comunque essere superiore al 75 per cento di quello corrispondente all'assunzione idi collaboratori scolastici al livello iniziale della progressione economica in numero pari ai posti di collaboratore scolastico accantonati.
Con il comma 3 si proponeva che sino al perfezionamento delle convenzioni Consip, le istituzioni scolastiche ed educative statali possono rinegoziare in via diretta i contratti in essere o stipularne di nuovi mediante procedure d'acquisto anche in economia secondo la normativa vigente in materia di contratti pubblici, nel rispetto dei vincoli di cui all'ultimo periodo del comma 2. In caso di rinegoziazione, se le parti non raggiungono l'accordo entro il 1° settembre 2012, le istituzioni scolastiche ed educative statali hanno diritto di recedere dal contratto. I contratti sono comunque risolti nel caso in cui presso le istituzioni scolastiche ed educative interessate non siano accantonati posti.