Il Tempo: «Si tagliano gli organici poi si ripristina il tempo pieno»
Le critiche della Cgil sulle novità introdotte quest’anno
UNA scuola «minima», timorosa del computer e rassicurata dal continuare a fare le tabelline. È quella che emerge, secondo il segretario generale della Flc Cgil, Enrico Panini «dopo tre giorni di informazioni tutte dedicate ai temi della scuola e dell'inizio dell'anno scolastico». Guardando alla alla sostanza delle strategie delineate dal ministro Fioroni e dal Governo per l'anno che ci attende, secondo Panini «sono due i dati che emergono». «Il primo è che siamo di fronte ad un insieme disorganico di notizie e di decisioni, spesso di segno contrastante. Si ripristina il tempo pieno ma si tagliano gli organici; si dichiara di voler affrontare il nodo dei debiti formativi ma si espropria la scuola dall'intervento; si parla di rigore ma si introducono provvedimenti aperti all'arbitrio in materia disciplinare per i docenti; si introduce l'obbligo di istruzione a 16 anni e per ben nove mesi non si dice niente a nessuno». «Il secondo - prosegue il leader della Flc Cgil - è che si delinea il profilo di una scuola sotto tutela. Si rilanciano le iniziative per recuperare i debiti formativi ma affidando a soggetti esterni lo svolgimento dei corsi di recupero da svolgersi in agosto; si sostiene l'apertura pomeridiana delle scuole ma con un affidamento a soggetti esterni; si sottolinea la necessità di rendere moderna la scuola poi si auspica il ritorno alle tabelline dimenticando che esse sono già insegnate a scuola».