Il Tempo-Scuola, la sperimentazione pronta a partire
Scuola, la sperimentazione pronta a partire Cgil, Cisl e Uil non digeriscono la velocità con la quale si sta andando all'attuazione del progetto Mentre i sindacati confederali chiedono di essere ...
Scuola, la sperimentazione pronta a partire
Cgil, Cisl e Uil non digeriscono la velocità con la quale si sta andando all'attuazione del progetto
Mentre i sindacati confederali chiedono di essere ricevuti e minacciano agitazioni all'inizio dell'anno scolastico
SECONDO i sindacati, la riforma della scuola non s'ha da fare, e nemmeno da sperimentare. All'indomani del chiaro impegno preso da Berlusconi che ha ribadito che il settore dell'istruzione è una delle priorità fondamentali della politica del centrodestra e ha dato pieno sostegno al ministro, le critiche dei politici dell'opposizione si sono nettamente ridotte e rimangono Cgil, Cisl e Uil a fare resistenza contro il progetto Moratti, minacciando agitazioni se non saranno chiamati a discutere su tutta l'operazione. Ma il piano attuativo della sperimentazione, a questo punto dovrebbe essere praticamente già definito nei particolari.
Cgil, Cisl e Uil, insieme a Unicobas, ieri hanno chiesto di incontrare il ministro tra la fine di agosto e i primi di settembre e di discutere dei contenuti e dei modi d'attuazione della sperimentazione, che con il nuovo anno scolastico dovrebbe coinvolgere 2 scuole per ogni provincia. Se le risposte del governo non fugheranno i dubbi, i sindacati annunciano uno "stato d'agitazione generale", che potrebbe bloccare il regolare inizio dell'anno scolastico. I sindacati non digeriscono il fatto che il governo sta marciando comunque a tempo di record per l'avvio della sperimentazione, e probabilmente, dato che la discussione della riforma al Senato non aveva trovato spazio negli ultimi giorni di lavori parlamentari, ritenevano che l'argomento fosse in pratica accantonato.
Quanto all'opposizione politica, ieri il responsabile scuola della Margherita, Manzini, ha detto che "questa sperimentazione non è una cosa seria" perché viene avviata mentre l'anno scolastico sta per cominciare, mentre il Marco Bulgarelli (Verdi) critica la riforma dicendo che in pratica "introduce tagli di aule e docenti".
Intanto si calcola che potrebbero essere tra le 400 e le 600 prime elementari (con una media di 19 alunni ciascuna) a sperimentare a settembre la riforma e con essa l'accesso a scuola anticipato all'età di 5 anni e mezzo. Lo stesso potrebbe essere il numero delle sezioni per la scuola dell' infanzia (23 bambini in media) con anticipo dell'età a 2 anni e mezzo. Il piano di sperimentazione infatti riguarderà 200 istituzioni scolastiche, ma queste hanno più sezione e spesso più plessi: questo porta in alto il totale del numero delle sperimentazioni. Il dato esatto si saprà solo quando sarà noto quali saranno le scuole che "anticiperanno", e cioè non prima dell'inizio di settembre.
Il piano attuativo della sperimentazione praticamente sarebbe già pronto. Si tratta di circa 200 pagine elaborate da un gruppo di superesperti, con cui si individuano modalità attuative, metodologiche, pedagogiche. Ai docenti il compito di impararle a tempo record e padroneggiarle su due piedi.
La sperimentazione è "giocata" su due fronti: da una parte l'anticipo dell'età scolare, dall'altra maestro prevalente, inglese e alfabetizzazione informatica.