Il Tempo - Moratti in alto mare
Moratti in alto mare? Il progetto di revisione del ... RIFORMA Moratti in alto mare? Il progetto di revisione del sistema scolastico elaborato alla P.I. e presentato nelle scorse settimane,...
Moratti in alto mare? Il progetto di revisione del ...
RIFORMA Moratti in alto mare? Il progetto di revisione del sistema scolastico elaborato alla P.I. e presentato nelle scorse settimane, infatti, non è per niente definitivo. Lo stesso ministro lo ha detto in commissione Cultura ieri al Senato dichiarando che "il progetto non si fermerà al lavoro che faremo in queste settimane per arrivare a un testo definitivo, ma proseguirà anche dopo. Ci sarà poi la necessità - ha aggiunto Moratti - di ulteriori approfondimenti e passaggi; mi riferisco a tavoli di concertazione che struttureremo con sindacati, regioni e tutti coloro che hanno voce in capitolo in questa materia, e, naturalmente avremo modo di approfondire in Parlamento l'intero progetto". Una sorta di "ritirata", quindi? Non sembrerebbe, dato anche che, riferendo sugli esiti degli Stati Generali dell'istruzione svoltisi a dicembre, il ministro ha ribadito di prendere atto delle critiche e dei dissensi suscitati dal progetto di riforma ma "attorno a questo tema così delicato - ha concluso - è praticamente impossibile avere un consenso generale".
In effetti il progetto di riforma ha incentrato su di sé in questi giorni un impressionante concerto di critiche, provenienti non soli da aree politiche e sindacali che si sarebbero potute comunque prevedere ostili.
Tutta l'area di riferimento cristiano si è decisamente schierata contro l'anticipo dell'ingresso nella scuola elementare a 5 anni e mezzo e nella scuola dell'infanzia a 2 anni e mezzo. Ieri contro questa ipotesi è dichiarata l'associazione genitori Age, che ha aggiunto le sue alle osservazioni portate anche dei genitori degli alunni delle scuole cattoliche Agesc. Inoltre, posizione analoga ha preso il Cdu nel quale l'on. Remo Di Giandomenico ha attaccato "quella sorta di tecnocratismo voluto dall'ex ministro Luigi Berlinguer" che informerebbe le decisioni ministeriali.
Ma non solo. Pure il sindacato autonomo Snals, anch'esso non sospettabile di collusioni politiche con le sinistre, proprio ieri ha proclamato lo stato di agitazione e convocato il 29 e 30 prossimi gli organi statutari. Fra i motivi, anche "la proposta di anticipare l'iscrizione alla scuola dell'infanzia ed elementare". Inoltre, dice il segretario generale Ricciato, "il Governo non ha ancora rispettato gli impegni, presentando in Parlamento l'ordine dei giorno dei 19mila miliardi da destinare al piano pluriennale della scuola".
La levata di scudi dello Snals si cumula a quella dei sindacati confederali, che sciopereranno il 15 febbraio (nella stessa data anche le proteste di Ugl e Unicobas). Lo sciopero del 15 di Cgil, Cisl e Uil però non è specifico per la scuola, ma è quello "omnibus" anti-finanziaria, pro-contratti pubblici, anti-inflazione e così via.Tuttavia proprio in queste ore è in corso la scrittura di un comunicato congiunto che rappresenti gli specifici motivi della protesta delle organizzazioni confederali della scuola, fra le quali la Cisl in prima linea contro l'anticipo delle elementari. D. T.