Il Tempo-DECOLLA Espero il fondo di previdenza complementare per 1,2 milioni di lavoratori della scuola.
DECOLLA Espero il fondo di previdenza complementare per 1,2 milioni di lavoratori della scuola. Dopo cinque anni dall'accordo siglato tra Ministero dell'Istruzione, Cgil Scuola, Cisl Scuola, U...
DECOLLA Espero il fondo di previdenza complementare per 1,2 milioni di lavoratori della scuola.
Dopo cinque anni dall'accordo siglato tra Ministero dell'Istruzione, Cgil Scuola, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Gilda e Anp, il fondo "Espero" presieduto da Sergio Paci, docente della Bocconi, si presenta all'appuntamento delle adesioni. L'ora "X" è scattata ieri: gli interessati possono ora sottoscrivere, presso la scuola e le sedi sindacali dei soggetti costituenti, l'apposito modulo.
I fondi previdenziali negoziali, non sono una novità nel panorama italiano. Esistono da anni in molti settori, dai chimici, ai metalmeccanici, ai tessili. Però è la prima volta che intervengono nel pubblico impiego. Dopo "Espero" la previdenza complementare si allargherà agli altri dipendenti, ad esempio, quello dello stato e del parastato.
"Espero", attraverso un contributo dello Stato dell'1% sulla retribuzione, erogato unicamente a chi si iscrive, e un altro 1% a carico del lavoratore, integrati da quote del Tfr, assicura una seconda rendita al momento del pensionamento. Nel primo anno di attività il contributo dallo Stato si raddoppia, mentre scende all'1,5 nel secondo. Inoltre l'adesione comporta benefici fiscali che alleggeriscono ulteriormente i costi personali ed altri vantaggi.
L'adesione ad "Espero" è volontaria ed esplicita; il motto è "Cerchiamo soci non clienti" e ad esso è stata ispirata la campagna di comunicazione, affidata alla responsabilità del vicepresidente Francesco Cormino.