Il Resto del Carlino-Moratti placa i sindacati ma delude gli studenti

Moratti placa i sindacati
ma delude gli studenti

ROMA '#8212; Tra i 16.000 e i 19.000 miliardi di investimenti per il quinquennio che partirà dal 2003. Il piano Moratti per la scuola ha spiazzato i sindacati ma non ha accontentato gli studenti, quelli del liceo Tasso in testa, che si sono definiti a dir poco "delusi" dopo l'incontro di ieri mattina. Così mentre le sigle che raggruppano i docenti, pur tra qualche perplessità e il netto ostracismo di Cobas e Unicobas, si apprestano a riprendere le trattative, i ragazzi sono pronti a scendere in piazza. Quelli del Tasso, i "digiunatori", in prima fila
L'assemblea
Ieri pomeriggio nel liceo si è svolta una lunga assemblea che ha visto gli studenti spaccarsi sull'opportunità di continuare l'occupazione che si sarebbe dovuta concludere oggi. "Ma non è escluso '#8212; avverto Francesco Radicioni, leader dei digiunatori '#8212; che non si possa riprendere anche lo sciopero della fame". "Perché '#8212; aggiunge '#8212; l'incontro è stato una sconfitta politica. Non siamo riusciti ad ottenere una risposta concreta se non sull'esposizione del crocifisso nelle aule, mentre su tutto il resto il ministro ha avuto un comportamento sviante e paternalistico". "Ma noi '#8212; ha aggiunto Jacopo Sonnino, anche lui del Tasso '#8212; non volevamo parlare con una mamma ma con un ministro della Repubblica".
E allora? Sarà agitazione nelle scuole con assemblee, scioperi, sit-in e tutte le forme di protesta che i giovani riusciranno ad inventare, blocchi stradali compresi. E non solo al Tasso ma anche negli altri istituti di Roma e d'Italia.
Nel frattempo, come dicevamo, i sindacati valutano e studiano il piano Moratti di investimenti. Le risorse, secondo quanto annunciato ieri dal ministro, dovranno essere indirizzate verso tre settori strategici legati all'innovazione, alla qualità dell'istruzione elevata ai livelli Ocse e agli investimenti per la riqualificazione degli insegnanti. A monte un obiettivo strategico: "Riportare la scuola italiana a livelli di eccellenza nel confronto internazionale puntando anche, all'interno del sistema, sulle zone che hanno bisogno di forte solidarietà".
A fronte di questa proposta i sindacati si sono differenziati nelle reazioni. La Cgil di Enrico Panini, ad esempio, si interroga : "Si tratta di risorse nuove o del riutilizzo di risparmi già previsti per il settore?". Per Daniela Colturani, della Cisl, c'è la soddisfazione "di aver sentito che si comincia a dare concretezza a quelle che finora erano dichiarazioni di intenti".
Le priorità
Massimo Di Menna, della Uil nota due fattori positivi: "Il ministro ha parlato a nome dell'intero governo con la delega a gestire le risorse; inoltre viene confermata l'esigenza di procedere con la concertazione su tutti i punti previsti dal piano".
Secondo Fedele Ricciato, dello Snals, "c'è stato un impegno del governo ad assumere la scuola quale punto centrale della politica dello sviluppo in Italia". "Finalmente '#8212; ha detto Alessandro Ameli a nome della Gilda '#8212; un segnale di discontinuità. Ci troviamo di fronte ad elementi di concretezza".
Undici le priorità indicate dalla Moratti per gli investimenti: riforma degli ordinamenti; innovazione tecnologica; valorizzazione professionale dei docenti e del personale; formazione iniziale e continua; autoaggiornamento; trattamento professionale dei dirigenti scolastici; dispersione scolastica; obbligo formativo ed educazione degli adulti; edilizia scolastica; servizi di valutazione; diritto allo studio; scuole paritarie.

di Silvia Mastrantonio