Il Piccolo-Tempo pieno, fiaccolate anti-Moratti
Coordinamento contro la riforma del ministro dell'Istruzione che vuole abrogarlo Tempo pieno, fiaccolate anti-Moratti E sabato prossimo manifestazione nazionale a Roma ...
Coordinamento contro la riforma del ministro dell'Istruzione che vuole abrogarlo
Tempo pieno, fiaccolate anti-Moratti
E sabato prossimo manifestazione nazionale a Roma
Sabato 17 tutti uniti a Roma. E prima, assemblee e fiaccolate in città. Genitori, insegnanti, lavoratori del mondo della scuola e semplici cittadini vogliono ribadire il loro "no" alla riforma del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti "prima del disastro".
Perchè quella che sta per arrivare è una settimana importante per la scuola. Le commissioni parlamentari hanno infatti tempo sino al 19 gennaio per esprimere un parere - obbligatorio ma non vincolante - sul decreto attuativo che rivolta come un calzino scuola dell'infanzia, elementari e medie. Dopo questa data il governo potrà formalmente procedere alla promulgazione del decreto. Decreto che cancella di fatto, solo per dirne una, il tempo pieno e prolungato rispettivamente alle elementari e alle medie, e contro il quale è sorto il Coordinamento nazionale per la difesa e la valorizzazione dello stesso tempo pieno e prolungato che si sta organizzando, anche a Trieste, per gli ultimi "assedi".
"Innanzitutto abbiamo provveduto a spedire a tutti e quaranta i consiglieri comunali una lettera in cui invitavamo l'aula a prendere posizione contro la riforma e a chiedere il ritiro del decreto attuativo" spiega Gabriella Tull del Coordinamento triestino. "Una sorta di mozione che alcuni consiglieri ci hanno promesso di discutere, così come è successo in altri Comuni della penisola. Ma anche la prossima settimana vedremo di organizzare qualcosa: stiamo pensando a fiaccolate o ad attraversamenti pedonali con tanto di striscioni. Quello che è certo è l'appuntamento a Roma, sabato 17: lanceremo una grande manifestazione per il ritiro della "Moratti", per la difesa del tempo pieno e prolungato e per la salvaguardia della scuola pubblica e democratica, sancita nella costituzione italiana".
"Il dissenso verso questo decreto è cresciuto nel corso dei mesi e continua a crescere" continua la Tull. "Si sono moltiplicate in modo capillare assemblee, raccolte di firme, mozioni, documenti, iniziative di lotta. I tempi però stringono, è indispensabile produrre il massimo sforzo di informazione e mobilitazione entro quella data, il 19 gennaio".
Gennaio inoltre è il mese delle preiscrizioni, e la confusione non manca tra gli stessi istituti. Non tutte le scuole a quanto pare hanno aperto le iscrizioni, in attesa di vedere quando e se passerà la riforma. "Vorrei ricordare ai genitori che non essendo ancora la riforma Moratti legge dello Stato, vale la vecchia modulistica. Quindi, chi dovesse iscrivere il proprio figlio alla prima elementare o alla prima media, ha tutti i diritti di chiedere una classe con il tempo pieno".
d.t.