Il Piccolo: Scuola: stato di agitazione contro i tagli del personale
Lettera di Snals, Cgil, Cisl e Uil al prefetto di Trieste
I sindacati regionali della scuola hanno inviato anche al prefetto di Trieste la lettera nella quale viene proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale scolastico del Friuli Venezia Giulia. Alla base dell’agitazione, indetta da Snals, Cgil, Cisl e Uil, c’è la situazione alquanto critica degli organici del personale docente e Ata per l'anno scolastico 2007/2008, quella del personale precario e i problemi finanziari che affliggono le scuole e gli istituti della regione, con Trieste in pole position.
Per quanto riguarda gli organici, pesanti sono stati i tagli seguiti all’attuazione della Finanziaria 2007: a fronte di un aumento complessivo di 1.440 alunni, infatti, si prevede una diminuzione di 101 docenti, che diventano oltre 200 se si considera anche l’organico di fatto. Trieste è particolarmente interessata per la presenza di diverse scuole con lingua di insegnamento slovena, di una crescente richiesta di tempo pieno nelle primarie e di tempo prolungato nella secondaria di primo grado; di una sempre maggiore presenza di alunni stranieri e di una forte domanda di integrazione di ragazzi diversamente abili. Insufficiente anche il personale Ata: «In numerose scuole - si legge nella lettera - è compromesso il regolare funzionamento dei servizi tecnici, amministrativi, di accoglienza, vigilanza e pulizia».
Questo senza contare che a livello regionale viene registrata la più alta percentuale di personale precario: è vacante, infatti, quasi il 40% di posti per gli Ata e oltre il 20% di posti per i docenti, con punte, in alcune scuole, che arrivano all'80%.