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Il Piccolo-Scuola primaria, ritorno alle classi sovraffollate

dati delle preiscrizioni e la rigidità della riforma Moratti preoccupano la Uil. Chiesto lo scorporamento degli iscritti agli istituti sloveni Scuola primaria, ritorno alle classi sovraffollat...

19/03/2004
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Il Piccolo

dati delle preiscrizioni e la rigidità della riforma Moratti preoccupano la Uil. Chiesto lo scorporamento degli iscritti agli istituti sloveni
Scuola primaria, ritorno alle classi sovraffollate


Classi sovraffollate con conseguente scadimento della qualità dell'offerta formativa. È il futuro delle scuole dell'infanzia e delle scuole primarie dell'Isontino secondo le (fosche) previsioni della Uil-scuola.
Uno scenario preoccupante che emerge dal monitoraggio dell'organico di diritto 2004-2005 effettuato dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e che si rifà ai dati sulle preiscrizioni forniti dai dirigenti scolastici. Diversi gli spunti di riflessione.
I NUMERI. Secondo le tabelle ministeriali ci saranno 75 alunni in più nelle scuole dell'infanzia e 81 nelle scuole primarie della nostra provincia. Nel primo caso si passerà dai 2 mila 730 alunni dell'organico di fatto 2003-2004 (che diventano 2713 nell'organico di diritto del medesimo anno scolastico) a 2 mila 805 secondo le previsioni dell'organico di diritto 2004-2005. Numeri in crescita anche per la scuola primaria dove si va dai 4 mila 945 alunni dell'organico di fatto e dai 4 mila 930 dell'organico di diritto dell'anno scolastico tuttora in corso ai 5 mila 26 dell'organico di diritto 2004-2005. La preoccupazione della Uil-scuola nasce dal fatto che non sono state state previste nuove sezioni per accogliere i bambini in più. Il che comporterà - secondo Ugo Previti della Uil-scuola - un ulteriore "sovraffollamento delle sezioni isontine".
GLI ALUNNI PER CLASSE. Pertanto, dati alla mano, si va verso una media di 17 alunni per classe per quanto concerne la scuola primaria (nell'anno scolastico in corso sono sedici) e di quasi 24 alunni per sezione nella scuola dell'infanzia. E i genitori cominciano già ad alzare la voce, convinti che la qualità dell'insegnamento può venir meno di fronte a sezioni così numerose.
I SINDACATI. Ma il dato non è realistico, sottolinea Ugo Previti della Uil-scuola, "perché vengono messe nel medesimo 'calderone' le scuole italiane e le scuole della minoranza slovena. Che, come si sa, possono tenere in vita delle sezioni con pochissimi alunni. Andrebbero, quindi, scorporati gli organici delle due scuole. In questa maniera scopriremmo che, in realtà, le sezioni sono composte da molti più alunni rispetto a quelli che sono i dati e le proiezioni fornite dal ministero dell'Istruzione. E così l'sos delle classi e delle sezioni sovraffollate assumerebbe connotati ben più preoccupanti". Questo,pertanto, chiede oggi la Uil-scuola: ovvero di "scorporare" i dati relativi alle due realtà scolastiche.
Francesco Fain


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