Il Piccolo-Scuola, parte il "boicottaggio" dei libri
La case editrici già pronte con i testi adeguati alla riforma Moratti, la Margherita chiede ai genitori di non comprarli Scuola, parte il "boicottaggio" dei libri Formazione e nuovo ora...
La case editrici già pronte con i testi adeguati alla riforma Moratti, la Margherita chiede ai genitori di non comprarli
Scuola, parte il "boicottaggio" dei libri
Formazione e nuovo orario: chiesto un incontro con l'assessore regionale Antonaz
Salucci: "Gli editori hanno sottoscritto appieno il disegno di legge del ministro, ma sul decreto attuativo non è nemmeno certa la copertura finanziaria"
Il primo decreto attuativo della riforma Moratti sulla scuola è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale appena mercoledì eppure i nuovi libri di testo sono stati già stampati, "riformati". Miracoli della tempistica del ministero dell'Istruzione. Che la riforma parta, a questo punto nessuno lo mette in dubbio. Ma che addirittura ci sia la corsa anticipata delle case editrici all'adeguamento di sussidiari e manuali, questo proprio non va giù alla Margherita triestina. Che s'impunta e ribatte. "Sulla riforma non è certa nemmeno la copertura economica (nella finanziaria 2004 il buon Tremonti ha iscritto a bilancio 90 milioni di euro mentre le risorse per la "rivoluzione" morattiana nel quinquiennio 2004-2008 prevedono interventi per complessivi 4037 milioni di euro) ed ecco che sono già freschi di stampa i libri di scuola per il prossimo anno" commenta Paolo Salucci, responsabile della direzione provinciale della Margherita.
"Gli editori in pratica hanno sottoscritto appieno la riforma. Allora noi suggeriamo ai genitori di non adottare i libri "riformati" e di ordinare invece i libri del 2003, la legge lo permette" spiega Salucci. "E per informare i genitori di questa possibilità, organizzeremo dei volantinaggi. Senza scordare che siamo presenti pure su Internet (il sito è presidio.moratti@trieste.margherita.fvg.it)".
"Sono molti i motivi di preoccupazione su questa riforma" gli fa eco Carmen Ceppa, insegnante in pensione. "Dallo smantellamento del tempo pieno e prolungato alle elementari e alle medie all'istituzione del tutor, dalla scelta precoce di indirizzo scolastico all'anticipo dell'iscrizione alla scuola dell'infanzia e a quella primaria. Tutto ciò modifica il quadro entro il quale gli operatori scolastici lavorerebbero, con tanta incertezza sul come verrà concretizzata la riforma. Come Margherita - continua la Ceppa - intendiamo offrire a genitori e insegnanti informazioni corrette e ampie sui contenuti della legge. Anche perché alla nostra informazione fa da contraltare un ministro che ha già speso 20 milioni di euro per pubblicizzare in ogni modo la sua riforma".
"A questo punto, per contrastare queste informazioni fuorvianti della Moratti, apriremo un confronto tra sistemi scolastici europei per comprendere meglio se e in qual modo quelli proposti dal ministero vadano in direzione di una maggiore europeizzazione della scuola italiana" afferma la Ceppa. E visto che il decreto attuativo mette in mezzo pure la Regione, "è prevista l'organizzazione di un incontro con l'assessore regionale all'Istruzione Antonaz e i consiglieri per ottenere informazioni sull'orario scolastico, che dovrebbe essere di competenza regionale sia per la quantità che relativamente ai contenuti. Desideriamo sapere poi dalla Regione quali saranno le linee guida per quanto concerne l'istruzione e la formazione professionale. Temiamo una sorta di "delega" ai privati. E quali potrebbero essere i controlli sulla qualità del servizio offerto? Non vogliamo la privatizzazione della scuola, che è pubblica e tale deve rimanere".
d.t.