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Il Piccolo-"Pagelle? Fatevele da soli" Ma a Staranzano la scuola non ha soldi per stamparle

Casse vuote: il Comune corre in aiuto "Pagelle? Fatevele da soli" Ma a Staranzano la scuola non ha soldi per stamparle Non ci sono soldi. Per le pagelle le scuole fac...

20/01/2005
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Il Piccolo

Casse vuote: il Comune corre in aiuto
"Pagelle? Fatevele da soli" Ma a Staranzano la scuola non ha soldi per stamparle
Non ci sono soldi. Per le pagelle le scuole facciano da sè. Suona così la circolare inviata agli istituti scolastici a fine dicembre 2004 dal ministero dell'Istruzione. E a Staranzano è il Comune a dover correre in aiuto alla scuola che non ha denaro in cassa per stamparsi le pagelle. La cara vecchia pagella, quella originale del Poligrafico con carta filigranata, simbolo degli anni della faciullezza, non ci sarà più. Gli ultimi a beneficiarne sono stati gli alunni che hanno terminato l'anno scolastico a giugno 2004. Ora diventerà una semplice copia, anche se non cambierà il suo valore. Per mancanza di fondi alla Zecca, gli istituti scolastici dovranno chiedere il clichè al ministero e stampare in proprio pagelle e schede di valutazione.
Il provvedimento ha colto di sorpresa diverse scuole anche nel Monfalconese, in difficoltà nel reperimento dei soldi. A Staranzano il caso più emblematico, dove il Comune è dovuto venire in soccorso all'istituto comprensivo.
"Nell'ultimo consiglio d'istituto - spiega l'assessore all'Istruzione Michele Rossi - ci siamo accorti che mancavano soldi. Esiste un preventivo di spesa e il Comune interverrà. Insomma gli alunni avranno le loro pagelle". Anche l'assessore alle Finanze Maurizio Negrari ha manifestato la disponibilità della giunta a correre in aiuto. "Preferiremmo però - dice - che la dirigente scolastica dialogasse di più con l'amministrazione".
L'autonomia scolastica in vigore con la legge Moratti, impone all'inizio dell'anno la definizione dei cosiddetti Pof (Piano di offerta formativa) a seconda delle risorse disponibili, per la realizzazione di progetti per gli sudenti, come a esempio corsi di informatica, chitarra, pianoforte, lingue. I soldi a disposizione sono limitati e il budget non va sforato. I finanziamenti arrivano dallo Stato (spesso in ritardo), dai Comuni, dalle Province o da enti che partecipano alla realizzazione dei vari progetti.
"È l'ennesimo scacco da parte del ministero - dice Silvia Altran, assessore all'Istruzione di Monfalcone - che comunica sempre in ritardo le decisioni e mette in difficoltà le scuole. Eppure il ministero, anche per altre questioni, potrebbe inviare immediatamente le circolari attraverso Intranet. Sul caso delle pagelle - aggiunge - fino a oggi nessuna scuola monfalconese ha ancora chiesto aiuto al Comune. Forse stanno affrontando il problema proprio in questi giorni". Simile la risposta dell'omologa di Ronchi, Angela Caldarera, la quale ribadisce come "al momento non sono pervenute richieste di contributi".
Ciro Vitiello


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