Il Piccolo-La Cgil Scuola fa i conteggi:con i tagli alla Finanziaria-meno insegnanti, meno fondi

Sulle colonne della rivista di settore
La Cgil Scuola fa i conteggi:
con i tagli alla Finanziaria
meno insegnanti, meno fondi

ROMA - A lanciare l'allarme sono i sindacati e gli esperti di Tuttoscuola, una rivista specializzata di settore. Enrico Panini, segretario di Cgil Scuola, parla di "conseguenze devastanti per il diritto allo studio" e dà una lettura "politica" delle scelte del governo Berlusconi: da settembre la scuola italiana con il blocco del turn over, delle immissioni in ruolo e delle assunzioni, perderà 12mila persone fra docenti, personale amministrativo, ausiliario, specialistico. Sarà l'effetto dell'entrata in vigore delle norme della Finanziaria 2002. Ma le cose nei prossimi mesi peggioreranno ulteriormente per l'azione combinata della Finanziaria 2003 e del decreto taglia spese. Nel 2004 il taglio sarà di 70mila persone: 40mila docenti e 35mila non docenti.
Se ne discute in queste settimane al ministero della Pubblica Istruzione, da una parte i sindacati, dall'altra il ministro Letizia Moratti. Si preannunciano duri scontri, scioperi: "Si condiziona pesantemente il funzionamento della scuola pubblica per favorire quella privata". Ed elenca gli effetti, già tangibili, che le misure del governo hanno prodotto (e che chiunque abbia figli a scuola può verificare).
Asili "Aumentano le liste di attesa - dice la Cgil Scuola - vengono formate sezioni con più di 25 alunni, fino a 28 e oltre". Tagliati i progetti contro la dispersione scolastica e per l'integrazione degli alunni stranieri. Tagliato il tempo pieno.
Elementari Smentendo una delle tre "i" del programma del Centrodestra l'insegnamento dell'inglese nel primo ciclo è stato completamente eliminato, riduzioni anche nel secondo. Le nuove richieste di tempo pieno spesso non sono state accolte, mentre si sono formate classi con ben più dei 25 alunni previsti per legge. Azzerati i posti per l'alfabetizzazione degli adulti.
Medie e superiori Anche qui - sempre secondo la Cgil Scuola - classi con molti alunni, richieste di tempo prolungato negate, eliminazione dei progetti. Nelle superiori non sono stati attivati molti dei nuovi indirizzi richiesti. Qui, poi, peserà più che altrove la norma della Finanziaria 2003 che riguarda l'accorpamento degli spezzoni per formare insegnamenti di 18 ore. Una norma che riguarda gli insegnanti, certo, ma che avrà conseguenze anche per gli alunni. Ci saranno scissioni negli insegnamenti. "La conseguenza - spiega la Cgil Scuola - è una polverizzazione degli interventi didattici con diversa composizione dei consigli di classe per classi parallele di una stessa scuola". Ci saranno, insomma, allievi giudicati da 5-6 docenti e altri da 7-8. "Significa disparità nella valutazione dei ragazzi".
Edilizia scolastica Dal 1996 (legge 23) erano stati stanziati 60 miliardi di lire ogni anno a venire per la messa a norma delle scuole italiane. Nel 2002 il finanziamento è stato cancellato;, quest'anno, dopo la tragedia di San Giuliano, è stato reinserito, ma sono solo 10 milioni di euro (pari a 20 miliardi di lire, un terzo di ciò che era stato previsto).
Sostegno perduto "Gli insegnanti di sostegno sono passati dai 65mila 615 del 2001 a 62mila 379 del 2002, caleranno ancora con il taglio alle risorse".
Meno soldi "Non si tratta di riduzione di previsioni di finanziamente alle quali ci sarebbe modo di prepararsi _ dicono a Tuttoscuola _ ma di interventi sulla gestione del 2002 in chiusura". Ne risentiranno anche al ministero dove, dice Tuttoscuola, "avranno difficoltà a pagare le "missioni" dei suoi funzionari".
Alessandro Cecioni