Il Piccolo-Gli studenti "bocciano" la Moratti-Superiori da 5 a 4 anni
Il ministro all'Istruzione presenta un piano per riformare i cicli, a bienni successivi: materne facoltative, elementari senza esame Gli studenti "bocciano" la Moratti Superiori da 5 a 4 anni. I...
Il ministro all'Istruzione presenta un piano per riformare i cicli, a bienni successivi: materne facoltative, elementari senza esame
Gli studenti "bocciano" la Moratti
Superiori da 5 a 4 anni. Il Forum: "Ha parlato da mamma". Il ministro promette miliardi
ROMA "Fatti vedere, Moratti fatti vedere, fatti vedere, dai fatti vedere". Cantano così, sulle note di Guantanamera, i 400 studenti venuti a portare la loro protesta fin sotto il Ministero dell'istruzione. Lei, il ministro Letizia Moratti, non si fa vedere in strada, ma solo su, nella grande sala al piano nobile. Giornata intensa la sua. Prima ha visto i sindacati, poi i ragazzi del Forum studentesco, poi è corsa a Montecitorio per l'audizione sullo stato della ricerca in Italia. Intanto sulla pagina web del Ministero (istruzione.It) è comparsa la bozza di riforma dei cicli targata Moratti.
La riforma. Cambio di modulo tattico. Si passa dal 7-2-3 di Berlinguer, al 5-3-4 della Moratti. Ma attenzione: è un modulo paludato, in pratica basato sul 2-2-2-2-2-2, ovvero bienni successivi. La materna sarà di tre anni, non obbligatoria (così si evita di doverla garantire a tutti), ma chi la fa ottiene un credito formativo. La scuola elementare resta di cinque anni, ma scompare l'esame, il primo titolo di studio è la licenza media. Alle superiori si va a 14 anni (con Berlinguer a 13). Poi si sceglie se seguire il percorso dell'istruzione o della formazione, quest'ultima con due ulteriori possibilità: tempo pieno o alternanza scuola/lavoro. Quelle che erano le superiori passano da 5 a 4 anni, nel primo e secondo anno è possibile cambiare la propria scelta. Tutti possono arrivare all'università, prima però ci sono i moduli di riallineamento (da 1 mese a un anno). "Non è una proposta di legge - dice il ministro - ma una bozza di lavoro".
Pioggia di soldi. Fra i 16 e i 19mila miliardi da investire nella scuola fra il 2003 e il 2007. "Un piano quinquennale d'investimenti lanciato d'intesa con il presidente del Consiglio - dice il ministro -. Già nel 2003 ci potrebbero essere a disposizione 2mila miliardi". Tre le priorità: innovazione, qualità dell'istruzione elevata ai livelli Ocse, investimenti sulla riqualificazione degli insegnanti. "Un piano - dicono al Ministero - concepito per essere realizzato con i sindacati".
Dubbi e consensi. Ma non tutti i sindacati sono d'accordo. Si dicono soddisfatti Snals, Gilda e Cisl, sospende il giudizio la Uil, ha molti dubbi la Cgil. "Mettiamo tutto per iscritto - dice Enrico Panini, leader Cgil Scuola -: ci sono anche i tempi per inserire le modifiche in Finanziaria. Il problema, però, è che non è chiaro quanti di questi soldi siano nuovi finanziamenti e quanti siano invece tagli o cifre già stanziate. L'obiettivo già dichiarato di questo governo è tagliare le spese del personale del 15%, significa dai 10 ai 12mila miliardi nei prossimi 5 anni".
"Una mamma". "Volevamo incontrare un ministro, abbiamo sentito discorsi da mamma. Chiedevamo un comportamento da ministro, non lo abbiamo ottenuto". Gli studenti del Liceo classico Tasso di Roma che da una settimana digiunavano chiedendo un incontro al ministro, si sentono presi in giro. Hanno partecipato alla riunione del Forum degli studenti con i rappresentanti di otto sigle studentesche (legate ai partiti). "Non ho parole, non ci hanno nemmeno dato possibità di replicare - dice Jacopo Sonnino, uno degli studenti romani -: siamo all'ennesima farsa".
Alessandro Cecioni