Il Pd chiede un (altro) rinvio, è scontro sul concorso
I concorsi nella scuola tornano a spaccare la maggioranza
Claudio Tucci
I concorsi nella scuola tornano a spaccare la maggioranza. Lucia Azzolina, forte dell’accordo politico in maggioranza dei mesi scorsi, tira dritto, e come anticipato dal Sole24Ore di Lunedì, annuncia oggi in Gazzetta ufficiale le date di avvio del concorso straordinario da 32mila cattedre: si partirà il 22 ottobre e si terminerà a metà novembre.
Ma il Pd non ci sta, e, ripensandoci di nuovo, chiede di rinviare la selezione «a ridosso delle vacanze di Natale», perché, spiega la responsabile scuola dei Dem, Camilla Sgambato, «farlo ora significa stressare gli istituti, che verranno privati di molti docenti, i quali andranno a sostenere le prove del concorso. E c’è necessità anche di tutelare chi è in quarantena».
L’uscita del Pd è cavalcata subito dall’opposizione. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha chiesto ai dem «coerenza» e «di votare, quindi, la mozione di sfiducia a Lucia Azzolina». Anche Fi è contraria allo svolgimento del concorso straordinario tra ottobre e novembre: «I nostri istituti e i nostri ragazzi sono già stressati da un inizio anno complicato - ha detto l’ex ministro, ora capogruppo degli azzurri alla Camera, Mariastella Gelmini -. Andare ad appesantire ulteriormente questi delicati mesi per dei test che coinvolgeranno circa 60mila precari - che dovranno dunque assentarsi dal lavoro, causando altre ore di didattica in fumo - vuol dire non avere a cuore il regolare percorso formativo degli studenti».
Il tema concorsi nella scuola è molto delicato (dopo quello straordinario partiranno le selezioni ordinarie per altre 46mila cattedre, in tutto quindi 78mila), visto che quest’anno si è registrato un elevatissimo numero di posti scoperti proprio per l’esaurimento di moltissime Gae (e l’assenza, appunto, di selezioni regolari).
La ministra dell’Istruzione è appoggiata dal M5S e dal premier, Giuseppe Conte. È sempre stata favorevole a svolgere concorsi selettivi e prima dell’estate, ma, come si ricorderà, fu stoppata dal Pd, che assieme a Leu, avevano chiesto di rinviarli in autunno a causa dell’emergenza sanitaria.
Il sindacato, con la Flc Cgil in testa, si è schierato per il rinvio del concorso: oltre al coronavirus, le sigle premono per una sostanziale, ennesima, sanatoria di precari. No a un ulteriore rinvio da parte di Iv: «La scuola ha bisogno di docenti preparati e selezionati», ha detto l’ex sottosegretario, Gabriele Toccafondi, capogruppo Iv in commissione Cultura alla Camera.
I candidati alla procedura straordinaria sono 64.563, ha reso noto il ministero dell’Istruzione. Le domande potevano essere inviate dall’11 luglio fino al 10 agosto scorsi. La prova scritta, da superare con il punteggio minimo di sette decimi e da svolgere con il sistema informatizzato, è distinta per classe di concorso e tipologia di posto. La durata è pari a 150 minuti e prevede, per i posti comuni, 5 quesiti a risposta aperta volti all’accertamento delle conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento, e un quesito - seguito da 5 domande a risposta aperta di comprensione - per la verifica della conoscenza linguistica. Per le classi di concorso di inglese la prova scritta sarà interamente in lingua e prevede 6 quesiti a risposta aperta. Ai vincitori della procedura concorsuale straordinaria immessi in ruolo nel 2021-2022 - che rientrano nella quota dei posti destinati alla procedura per il 2020/2021 - sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del rapporto di lavoro dal 1° settembre 2020.