Il Nuovo-Sperimentazione flessibile per la riforma della scuola
Sperimentazione flessibile per la riforma della scuola Il ministro Moratti ha annunciato che domani firmerà il decreto per avviare la sperimentazione della riforma. L'elenco delle scuole sarà r...
Sperimentazione flessibile per la riforma della scuola
Il ministro Moratti ha annunciato che domani firmerà il decreto per avviare la sperimentazione della riforma. L'elenco delle scuole sarà reso noto tra il 19 e il 21 settembre. Sindacati sul piene di guerra.
di Alberico Giostra
ROMA '#8211; Niente lista delle scuole ammesse alla sperimentazione. La si aspettava per oggi in Commissione Istruzione del Senato e invece sarà resa nota tra il 19 e il 21 settembre. Ma per il Ministro Moratti, nonostante il clima acceso in Commissione, è un giorno tutto sommato positivo. 'Domani - ha annunciato il ministro - firmerò il decreto sulla sperimentazione".
Dopo aver incassato il sì dei collegi dei docenti delle scuole candidate ha anche strappato a Uil e Snals un giudizio positivo sulle aperture concesse a proposito di sperimentazione. Resta invece negativo il giudizio della Cisl soprattutto sull'anticipo dell'ingresso nelle materne e elementari e della Gilda. Così come resta negativissimo quello della Cgil: 'le modifiche illustrate oggi '#8211; ha dichiarato Enrico Panini leader della Cgil scuola - che il Ministero introdurrebbe nel decreto, riportano le novità sperimentali nell'ambito degli attuali poteri ordinari delle scuole autonome, per cui non è necessario un decreto. Risulta così inaccettabile la divisione fra scuole che, con la sperimentazione, faranno l'inglese e scuole che, in conseguenza del taglio degli organici, non potranno garantirlo agli alunni'.
Tornando alla lista il ritardo nella presentazione è dovuto ad una sorta di imbarazzo della scelta. Al Ministero sono arrivate molte pressioni e richieste da parte delle scuole per essere ammesse nel fatidico elenco delle 200 e il Ministro deve ancora finire di scegliere proprio perché si deve districare tra le tante richieste di raccomandazioni. Ma come sarà la sperimentazione della riforma secondo la Moratti? Soprattutto flessibile. Le scuole che parteciperanno alla sperimentazione potranno attuare varie forme di flessibilità e aderire anche solo a parti della riforma stessa: "ci sono tante forme di flessibilità - ha detto Letizia Moratti al termine dell'audizione in Commissione di Palazzo Madama - noi abbiamo ad esempio indicato l'orario del maestro di riferimento o tutor che va dalle 18 alle 21 ore e saranno i singoli istituti a decidere". Il ministro ha poi detto "sostanzialmente abbiamo accolto tutte le richieste avanzate sia da parte degli enti locali che dal Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione in merito all'avvio della sperimentazione della riforma scolastica. Abbiamo attuato un confronto molto ampio con il Cnpi e con i Comuni. Il Ministro ha poi precisato che con la riforma scolastica la figura del maestro elementare ha "un nuovo ruolo, oltre all'equipe di docenti ci sarà un maestro tutor, quindi un punto di riferimento per ragazzi e famiglia. Ciò è importante soprattutto per i primi anni perchè così ci sarà un passaggio morbido dalla famiglia alla scuola".
E a proposito di richieste dell'Anci siamo venuti in possesso degli schemi di parere dell'associazione nazionale dei comuni che presentava le seguenti richieste: 'presenza di locali servizi ausiliari e servizi igienici idonei', richiesta accolta dal Ministro; 'l'assenza di liste d'attesa', accolta anche questa; 'interventi di formazione in itinere per il personale insegnante', richiesta che il Ministero ha girato all'Indire; 'rielaborazione del piano dell'offerta formativa in relazione alle caratteristiche dello sviluppo psicofisico dei bambini più piccoli' richiesta che secondo il Ministero è di competenza dei consigli di circolo e dei collegi dei docenti; 'definizione del profilo professionale dei docenti' richiesta che per il Ministero è di pertinenza della contrattazione; 'progettazione e trasformazione ambientale degli spazi per renderli funzionali e confortevoli', richiesta che al Ministero intendono concertare con gli enti locali interessati; 'adeguamento del servizio mensa ai parametri nutrizionali legati all'età', richiesta di competenza degli enti locali secondo il Ministero; 'attivazione del sostegno ai disabili', richiesta questa già prevista dalle norme; e infine 'studio, sperimentazione e attuazione di un diverso modello organizzativo' richiesta a proposito della quale al Ministero ritengono che la sperimentazione darà utili indicazioni al riguardo. Anche per questo dicono, sono stati organizzati osservatori sia a livello nazionale che regionale.
Per quanto riguarda invece una questione molto delicata, ovvero l'anticipo dell'ingresso, il decreto così come sarà firmato dalla Moratti prevede che "rispetto alla precedente bozza non verranno riaperti i termini per le iscrizioni anticipate, in quanto, per la scuola elementare, 'il bacino d'utenza viene limitato alle scuole materne statali e comunali funzionanti nello stesso ambito territoriale. Il numero delle iscrizioni consentito va calcolato nell'ambito della disponibilità dei posti, in relazione a sezioni e classi già istituite. Per la scuola dell'infanzia la frequenza anticipata è subordinata alla inesistenza di liste di attesa di bambini che compiono i tre anni entro il 31 dicembre e alla presenza, nell'ambito territoriale, di asili nido con i quali le scuole dell'infanzia possono stabilire opportune intese. Nell'ipotesi di richieste di iscrizioni in numero eccedente la disponibilità dei posti, saranno gli organi collegiali della scuola a stabilire i criteri di scelta. Per la scuola dell'infanzia, la quota di posti disponibili per il raggiungimento del tetto massimo di bambini per sezione potrà essere ridotta di uno-due unità per ciascun bambino di età inferiore ai tre anni ammesso alla frequenza anticipata. Le ammissioni anticipate non potranno pregiudicare il diritto alla frequenza dei bambini già iscritti".
Per il responsabile scuola di Forza Italia Mario Mauro che ha commentato 'la bagarre inscenata dall'opposizione alla ripresa dei lavori della commissione Istruzione, siamo ormai all'aggressione personale, con insulti e minacce al ministro Moratti''. L'Ulivo dal canto suo annuncia che quando la legge di riforma sulla scuola andrà all'esame dell'Aula del Senato, l'Ulivo organizzerà una mobilitazione nazionale di protesta. Il centrosinistra in particolare contesta le mancate assunzioni di 30.000 insegnanti, i tagli di 2.000 istituzioni scolastiche, i mancati investimenti per la formazione degli insegnanti. Il centrosinistra accusa inoltre il ministro di "ignorare" il Parlamento e di non tener conto dei pareri contrari espressi sulla riforma dalle autonomie locali e dal Cnpi. Il capogruppo dei Ds, Gavino Angius, promette che "ci sarà un collegamento fra la battaglia parlamentare e quella fuori dalle aule'.
(17 SETTEMBRE 2002, ORE 19.48, aggiornato alle ore 22:50