Il Nuovo-Scuola, chiude troppo presto per il 69% dei genitori

Scuola, chiude troppo presto per il 69% dei genitori

Per il 37% dei genitori intervistati le scuole dovrebbero chiudere a fine giugno, per il 19% fino a fine luglio. Ma il 41% sarebbe disposto anche a pagare per attività aggiutive.
ROMA - Le scuole italiane chiudono troppo presto. A lamentarsene è il 69% dei genitori che ha partecipato al sondaggio on line ''le scuole chiudono... e i figli?'', promosso da GuidaGenitori.it.

L'offerta pubblica e privata di assistenza e animazione estiva per i bambini, che dovrebbe colmare il vuoto lasciato dalla scuola, viene infatti giudicata insufficiente dal 65% dei genitori e per le famiglie nelle quali lavorano mamma e papà, praticamente il 90% del campione che ha partecipato al sondaggio, la sistemazione dei figli rappresenta un problema organizzativo ed economico che, nella maggior parte dei casi si risolve solo in ambito familiare.

Il 31% dei genitori affida infatti i bambini a nonni e parenti, il 15% se ne occupa direttamente programmando ferie alternate e riorganizzando gli orari di lavoro e il 10% li affida a baby sitter. Solo il 31% riesce a risolvere il problema iscrivendo i figli a campi scuola pubblici o presso strutture private di ricreazione e intrattenimento, mentre l'11% alterna le diverse soluzioni e un 2% può contare su una rete di solidarietà costruita con altri genitori.

Così, di fronte alle difficoltà che puntualmente si presentano si presentano all'inizio di giugno, la maggioranza dei genitori che hanno partecipato al sondaggio, nell'85% mamme, si augura una chiusura posticipata delle scuole. Per il 37% le scuole dovrebbero rimanere aperte almeno sino al 30 giugno, per il 13% fino al 15 luglio mentre un 19% del campione indica come data ideale il 30 luglio. Solo il 3% dei genitori vorrebbe una chiusura anticipata mentre per il 28% la data attuale, fissata entro la prima meta di giugno è accettabile.

Il 94% del campione vorrebbe però che, in caso di chiusura posticipata, le scuole organizzassero, durante le settimane estive, attività diverse dalla normale programmazione didattica. Il 31% vorrebbe vedere i propri figli impegnati in attivita' sportive, il 27% in corsi di pittura, di teatro o di musica, il 17% in lezioni di lingua straniera, il 12% in attivita' per l'educazione alla lettura, l'11% in corsi di educazione civica, il 2% in altre diverse iniziative.

E per queste attività il 94% dei genitori è disposto a pagare alla scuola una quota settimanale di partecipazione: la maggioranza, pari al 41% del campione, è disposta a versare una cifra tra i 12 e i 25 euro, mentre il 39% si dice disposto a spendere tra i sei e i 12 euro. Solo l'8% vorrebbe pagare di meno, a fronte di un 12% pronto a versare anche più di 25 euro.