Il Nuovo-Cala il sipario sulla riforma Gentile
Cala il sipario sulla riforma Gentile Il modello di istruzione concepito dal ministro Giovanni Gentile nel 1923 va in pensione dopo aver accompagnato generazioni di studenti. Doveva essere provvi...
Cala il sipario sulla riforma Gentile
Il modello di istruzione concepito dal ministro Giovanni Gentile nel 1923 va in pensione dopo aver accompagnato generazioni di studenti. Doveva essere provvisorio, ma è durato più di mezzo secolo.
ROMA '#8211; Addio alla riforma scolastica voluta da Giovanni Gentile. La scuola da lui concepita ha accompagnato generazioni di studenti: doveva essere provvisoria, è durata più di mezzo secolo. La scuola dei nonni, tanto temuta per la sua severtà e contestata nel corso degli anni per il suo criterio selettivo va in pensione.
L'approvazione della riforma Moratti in Senato fa calare il sipario sul vecchio modello di istruzione. Che è quello che privilegia le materie umanistiche rispetto a quelle scientifiche. Con la nuova scuola non ci saranno più ore e ore di lezioni dedicate alla letteratura italiana. Ci sarà più spazio per le lingue straniere (saranno materia di studio obbligatorio fin dal primo ciclo scolastico) e per l'uso del computer.
Le famiglie dovranno aspettarsi nuove materie e nuovi programmi, accesso alla scuola primaria a cinque anni e mezzo e alla scuola dell'infanzia a due anni e mezzo, diritto dovere di istruzione e formazione fino ai 18 anni seguendo il doppio canale liceo-istituti professionali.
La riforma Gentile, che fu ministro della Pubblica Istruzione, fece la sua comparsa nel 1923, ma andò a regime solo alcuni anni dopo. Fu Gentile a dividere la scuola in cicli: si cominciava con le elementari. Seguivano poi la scuola di avviamento e la scuola superiore.
La scuola di avviamento era senza sbocchi, con esame di ammissione e studio del latino nel corso inferiore. La scuola secondaria invece, divisa in inferiore e superiore, prevedeva accessi differenziati all'università.
Fu Gentile a introdurre nuove scuole: l'istituto magistrale e il liceo scientifico in sostituzione della scuola normale e della sezione fisico-matematica dell'istituto tecnico.
La divisione scolastica concepita da Gentile, ha accompagnato generazioni di studenti, scandendo anche i cicli di vita. Si entrava alle medie poco più che bambini e si usciva da adolescenti. E il passaggio dalle elementari alle medie con un esame di stato sanciva un passaggio importante.
Ora le scuole medie vengono accorpate alle elementari in un unico ciclo. E i bimbi saranno considerati un po' più adulti: metteranno piede nella scuola elementare a cinque anni e mezzo anziché a sei. Sono solo sei mesi, ma scandiranno il primo importante passaggio dai giochi alla responsabilità dello studio.