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Il Messaggero-Scuola, riforma Moratti:sindacati sul piede di guerra

Giovedì 6 Dicembre 2001 Sciopero il 14: confederali e Cobas divisi Scuola, riforma Moratti: sindacati sul piede di guerra ROMA - Scuola: crescono le polemiche contro la porposta Moratti. I si...

06/12/2001
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Il Messaggero

Giovedì 6 Dicembre 2001
Sciopero il 14: confederali e Cobas divisi
Scuola, riforma Moratti:
sindacati sul piede di guerra
ROMA - Scuola: crescono le polemiche contro la porposta Moratti. I sindacati annunciano un nuovo sciopero e gli studenti preannunciano un mese di lotta. Gli aderenti a Cgil, Cisl e Uil Scuola hanno deciso un'ora di sciopero nelle scuole il 14 dicembre. Mentre i Cobas hanno deciso nello stesso giorno di scendere in piazza con una manifestazione nazionale. L'astensione del personale docente riguarderà la prima ora di lezione.
Critiche arrivano da Marco Rizzo, capogruppo del Prc alla Camera che attacca il progetto di riforma della scuola. "Le proposte di riforma della scuola avanzata dalla commissione Bertagna sono ottocentesche. Il ministro Letizia Moratti sogna di riportare il sistema scolastico italiano ai tempi di De Amicis, quando gli scolari dovevano portare in classe anche il carbone da riscaldamento". "L'ipotesi di abolire il tempo pieno trasformandolo in un servizio a pagamento -afferma- la riduzione delle ore di studio, il taglio e la demotivazione del personale docente e l'anticipo della scelta degli indirizzi a 14 anni rientrano in un disegno di smantellamento brutale della scuola pubblica". "Il ministro Moratti si sta muovendo in direzione esattamente opposta a quella che sarebbe invece auspicabile e necessaria". E' l'opinione di Sergio Cofferati. "Questo ministro - ha detto Cofferati - sta agendo per dare vantaggi, in tutte le forme possibili, alle scuole private a detrimento della scuola pubblica". Secca la replica del capogruppo di Forza Italia in Commissione Cultura della Camera, Fabio Garagnani: "Quelle di Cofferati e Rizzo sono accuse gratuite: non conoscono la proposta di riforma della Moratti". "Non c'è un solo passaggio dell'intervento del governo in cui si parli di penalizzazione della scuola pubblica a favore di quella privata. Anzi è vero esattamente il contrario: anche i recenti provvedimenti contenuti nella Finanziaria confermano un finanziamento del 97% circa delle spese del Ministero a favore della dimensione pubblica".
Ed è polemica anche sugli esami di maturità. No alla modifica dell'Esame di Stato in sede di Finanziaria. A bocciare senza appello il provvedimento contenuto nell'art.13 della finanziaria che prevede per gli esami di Stato una commissione composta da soli membri interni, con un Presidente esterno per ogni istituto, è la Gilda degli insegnanti che ha inviato al ministro dell'Istruzione, una lettera aperta sottoscritta da 35 personalità.


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