Il Messaggero-Scuola/ Mercoledì, poi tocca ai genitori
Scuola/ Mercoledì, poi tocca ai genitori La Moratti convoca gli studenti: discutiamo insieme di riforme di ANNA MARIA SERSALE ROMA - Il ministro apre agli studenti e i duri del Tasso smett...
Scuola/ Mercoledì, poi tocca ai genitori
La Moratti convoca
gli studenti: discutiamo
insieme di riforme
di ANNA MARIA SERSALE
ROMA - Il ministro apre agli studenti e i duri del Tasso smettono lo sciopero della fame. Seduti sullo scalone dello storico liceo, tra gli abbracci dei compagni hanno assaporato il loro primo successo. Avevano accusato il ministro di "rifiutare il dialogo" e di "avviare il dibattito sulla nuova riforma dei cicli senza il contributo dei giovani". Ma il ministro li ha colti di sorpresa. Ha convocato tutte le associazioni elette nel Forum nazionale studentesco per discutere di riforme, dando spazio anche ad una delegazione del liceo romano, occupato da giorni. L'appuntamento è fissato per mercoledì, alle 12, nel palazzo umbertino di viale Trastevere. Sul tappeto i problemi più scottanti. Poi, dopo gli studenti, toccherà ai genitori.
I ragazzi della sinistra contestano al ministro di essere "troppo sensibile agli interessi delle scuole private", considerate delle "nicchie di privilegio", "destinate ad "élite" che "ingiustamente chiedono finanziamenti, a svantaggio della scuola pubblica statale". I ragazzi denunciano inoltre lo "smantellamento del servizio pubblico e i tagli pesanti decisi alla Finanziaria". Nel mirino anche l'idea di una scuola sempre più pronta "alla competizione, che risponde più alle leggi del mercato che a quelle del servizio uguale per tutti".
Intanto, la protesta monta. Altri licei hanno deciso azioni di lotta. Il Mamiani, altro liceo storico della capitale, è occupato. Da ieri si aggiunge ad altre decine di istituti "requisiti" da giorni.
Al ministero sottolineano che "non c'è alcun cedimento" alle pressioni, e che "il dialogo c'è sempre stato". La Moratti, da quando siede sulla poltrona di ministro, ha incontrato centinaia di studenti di decine di scuole, in più regioni d'Italia. "Già - sottolineano i giovani dell'Uds, organizzazione vicina alla sinistra diessina e rifondazionista - Bisogna vedere chi incontra. Per ora si è limitata a sentire solo una campana".
Il ciclone-Moratti nel giro di pochi mesi ha dato vita a cinque commissioni, incaricate di studiare i temi più caldi della scuola, tra cui parità, deontologia professionale e riforma dei cicli. "Vogliamo essere al centro del dibattito - dicono gli studenti - i problemi della scuola li viviamo sulla nostra pelle". "Il dialogo è più utile degli scintillanti "Stati generali"", incalza Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil scuola, sceso in campo per sostenere la protesta studentesca.