Il Messaggero-Prof a raccolta, la protesta sale in cattedra

Prof a raccolta, la protesta sale in cattedra
Sciopero della fame e della sete al Tasso, occupazioni-lampo alla Sapienza. Domani cortei e sit-in
di RAFFAELLA TROILI

Professori contro. Contro certe occupazioni, contro il progetto di riforma di Letizia Moratti. E protestano, a modo loro: i docenti del liceo classico Montale (occupato), pur non condividendo le modalità di protesta scelte dai loro ragazzi, hanno deciso di fermarsi a riflettere. Lo faranno oggi in un incontro convocato alle 17 "per discutere con studenti e genitori le linee di politica scolastica dell'attuale Governo presenti nella finanziaria e nelle proposte di riordino dei cicli della commissione Bertagna". Se un gruppo di insegnanti del Russell ha buttato giù un documento di protesta, sono ben 38 i professori del Montale che hanno chiamato a raccolta le altre componenti scolastiche per "riflettere sulle linee di un'azione comune di contrasto a quello che appare un attacco alla scuola italiana, al diritto allo studio e alla qualità della formazione intellettuale e culturale".
Domani è la volta dei professori del Tasso e non solo: l'assemblea cittadina degli insegnanti che si è tenuta il 10 nel liceo classico di via Sicilia ha convocato per il pomeriggio (dalle 16 alle 19) a piazza Montecitorio un sit-in di docenti, aperto a tutti, "in difesa della scuola di Stato". La stessa assemblea di docenti ha aderito allo sciopero nazionale dei Cobas di domani (corteo alle 10 da piazza della Repubblica a piazza Farnese).
Studenti: scioperi e occupazioni. Ma il coro di no al progetto della Moratti si allarga: occupati il De Pinedo, il Borromini e il Sibilla Aleramo (quest'ultima contro il preside prima ancora che il ministro), in autogestione l'Itcg viale di Villa Pamphili e il Croce (qui, questa mattina si tiene un incontro su 'La riforma Moratti: conseguenze per la scuola pubblica", intervengono sindacalisti e politici). Ieri 150 studenti dell'Avogadro hanno manifestato davanti Montecitorio dietro lo striscione 'Moratti: la cultura ti fa paura" mentre la rete di collettivi 'Studenti in movimento" ha indetto un nuovo corteo per il 19 dicembre (alle 9, da piazza della Repubblica). E per spingere la Moratti a rispettare gli impegni presi con loro, e a convocare le Consulte generali degli studenti prima degli Stati generali del 19 e 20 dicembre), 33 ragazzi del Tasso dalle 23,59 di ieri hanno ricominciato lo sciopero della fame. Francesco Radicioni, 17 anni a marzo, mamma e papà medici, ha deciso di portare avanti anche lo sciopero della sete. "Forse anche Jacopo mi seguirà, gli altri no, non se la sentono. La figlia di Veltroni? Ci appoggia, ma non se la sente di seguirci in questa protesta".
Università, occupazioni-lampo. Si mobilitano anche gli universitari: il coordinamento dei collettivi della Sapienza, nell'ambito della giornata di mobilitazione indetta dal Roma Social Forum, ha organizzato ieri una serie di azioni di disobbedienza sociale: corteo a Scienze politiche, occupazioni simboliche della presidenza di giurisprudenza, del centro stampa, della mensa del De Lollis. Una tendopoli a Sociologia per chiedere più spazi e distribuzione gratuita di fotocopie di libri di testo. Contro la cultura a caroprezzo nel pomeriggio, una ventina di universitari ha 'occupato" il museo del Corso dove si svolge la mostra 'La gloria di New York".