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Il Messaggero-Alle medie niente storia antica. E torna il 'cucito'

Pronta la circolare della Moratti che dovrebbe entrare in vigore a settembre. Per i ragazzi della terza più spazio agli avvenimenti contemporanei Alle medie niente storia antica. E torna il ...

03/03/2004
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Il Messaggero

Pronta la circolare della Moratti che dovrebbe entrare in vigore a settembre. Per i ragazzi della terza più spazio agli avvenimenti contemporanei
Alle medie niente storia antica. E torna il 'cucito'
Scuola, tra le novità previste dalla riforma anche l'educazione sessuale e la lettura dei giornali
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - Da settembre parte la scuola della riforma, ma il primo decreto attuativo non è ancora entrato in vigore. Mancano gli ultimi passaggi formali. Sembra che il presidente della Repubblica Ciampi abbia apposto la sua firma e inviato il decreto al Guardasigilli, come prevede la prassi. Il testo, che comunque arriva in ritardo alla conclusione del suo iter, viaggia con degli allegati: 'Le indicazioni nazionali' e il profilo degli alunni. Queste contengono i nuovi programmi scolastici e gli obbiettivi formativi. Non è davvero cosa da poco. Dopo due anni di polemiche sulla legge Moratti, ora si apre un nuovo dibattito. Quali sono i 'saperi essenziali' da cui non si può prescindere per formare cittadini consapevoli e garantire all'Italia prestigio e competitività sui mercati? Che cosa deve conoscere un giovane di oggi, per essere alla pari con i suoi coetanei degli altri Paesi Ue? I saggi del ministro hanno fornito indicazioni per molti aspetti positive. Ma ci sono delle scelte che hanno creato allarme negli esperti di formazione. A cominciare dalla storia.
La preistoria e la storia antica si studieranno solo alle elementari. Già, perché in prima media si partirà dal Medioevo e dalla nascita dell'Islam, tralasciando l'epoca romana, partendo dall'idea che sia sufficiente ciò che si fa in quarta e quinta elementare. Un 'buco', quello delle medie, che creerà problemi soprattutto ai bambini che vengono dalla attuale elementare, dove la storia romana si fa solo in terza. A difesa delle "radici culturali" dell'Italia si è mossa Alleanza nazionale, che è riuscita a correggere parzialmente il tiro: "Quella parte della storia l'abbiamo rafforzata alle elementari", sostiene il senatore Giuseppe Valditara, che è anche ordinario di Diritto romano. Il resto del mondo universitario non è altrettanto ottimista. Gli storici che fanno parte della Consulta per la storia antica, un organismo che tra gli altri annovera Andrea Giardina, Elio Lo Cascio e Paolo Desideri, più volte ha lanciato l'sos.
Di positivo, parlando ancora della storia, c'è il fatto che finalmente gli alunni conosceranno l'età contemporanea. In terza media, infatti, studieranno le due guerre mondiali, i totalitarismi, fino alla Società del benessere, agli Anni Settanta e alla caduta del comunismo e del muro di Berlino. Significa che la lezione berlingueriana sulla necessità di non ignorare i nostri giorni ha fatto breccia anche nel governo di centrodestra. Anche se molti storici avvertono: vediamo in che modo l'attualità verrà proposta ai ragazzi.
Ma ci sono almeno altri due temi scottanti. Viene introdotta, a partire dalla quarta elementare, 'l'educazione all'affettività', che pur sdoganata dall'uso di termini cattolici (nel testo si parla sempre di 'affettività', mai di sessualità) si trascina dietro il pericolo delle contrapposizioni, tra favorevoli e contrari. Il piano del ministro, comunque, affronta con attenzione il tema della sessualità, introducendo, oltre allo studio dell'anatomia e dell'apparto riproduttivo, anche la conoscenza di sè e della propria identità, oltre che dei testi letterari e delle espressioni artistiche sull'affettività e sulla sessualità in epoca odierna e passata.
Eppoi, c'è il discusso ritorno dell'economia domestica. Travolta dalla contestazione sessantottina e dai movimenti femministi, definitivamente sepolta dalla media riformata del '71, rispunta fuori e sorprende tutti. Molti si chiedono quale modello di società voglia proporre. E' vero che il termine appare solo nel titolo, però è anche vero che si parla esplicitamente di "esperienze di design, cucitura, tessitura e ricamo per scopi funzionali ed estetici".
Un ampio capitolo è dedicato all'italiano: in terza media, per esempio, si chiede non solo di leggere testi letterari, ma anche anche testi di giornali, periodici e riviste specializzate. Non poteva mancare Internet. Si chiede, infatti, anche di 'navigare' nella Rete.


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