Il Messaggero-A rischio l'educazione fisica
E' nato un coordinamento in difesa degli insegnanti di ginnastica che si vedono minacciati dalla proposta Bertagna "A rischio l'educazione fisica" Prosperini: "La riforma dei cicli vuole cancellarci...
E' nato un coordinamento in difesa degli insegnanti di ginnastica che si vedono minacciati dalla proposta Bertagna
"A rischio l'educazione fisica"
Prosperini: "La riforma dei cicli vuole cancellarci, ma noi ci opporremo"
Tanta fatica per creare la Facoltà di Scienze motorie, per poi "cancellare" la figura dell'insegnante di Educazione fisica... Uno dei tanti paradossi del nostro paese verso il quale è stato creato all'Aquila il Coordinamento provinciale degli insegnanti di educazione fisica. La commissione Bertagna, per la riforma dei cicli scolastici, nella sua proposta ha deciso di cancellare la funzione educativa e formativa dell'Educazione motoria fisica e sportiva rendendola facoltativa. I circa 200 docenti della provincia aquilana (163 i firmatari), riunitisi in un coordinamento provinciale, hanno espresso il proprio totale disappunto per la forte penalizzazione che le istituzioni infliggono alla loro professionalità.
"Nasce la Facoltà di Scienze motorie e muore la figura dell'insegnante di educazione. È un controsenso - ha spiegato il professor Vinicio Prosperini, peraltro docente all'Isef - verso il quale siamo molto preoccupati. Nei giorni scorsi ci siamo incontrati e abbiamo deciso di stilare un documento da inviare poi al ministero. Inoltre stiamo sollecitando i parlamentari aquilani per intervenire e per far cambiare idea. Sinceramente siamo molto pessimisti, ma le dobbiamo provare tutte per far mantenere dignità agli insegnanti di educazione fisica. Inoltre ci ritroveremo coi neolaureati in Scienze motorie che avranno identità nulla. Insomma una situazione da scongiurare in tutti i modi, anche se la frittata è quasi fatta".
Gli insegnanti, infatti, auspicano scelte che valorizzino l'educazione motoria fisica e sportiva riconoscendogli dignità e valore pari a quelli che le vengono riconosciuti in tutta Europa. "Tutti i docenti - dice il documento - sono pienamente concordi nell'affermare che, se la protesta non sortirà gli effetti sperati, si attiveranno con azioni più incisive e eclatanti concertate con tutti i coordinamenti provinciali che in questi giorni spontaneamente si stanno costituendo in tutta Italia, fino ad arrivare al ricorso alla Corte di Giustizia europea". Il coordinamento aquilano tornerà a riunirsi dopo l'incontro di Foligno degli Stati generali dell'Istruzione che si terrà mercoledì e giovedì prossimi.
A.D.M.