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Il Mattino: Scuola, scontro sulle immissioni in ruolo

Padoa Schioppa:Possibili solo 32 mila assunzioni

10/04/2008
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Il Mattino

ELENA ROMANAZZI Roma. È scontro aperto tra il ministero dell’Economia e l’Istruzione. L’oggetto del contendere sono le nuove assunzioni. Le immissioni in ruolo dei precari della scuola, docenti e personale Ata, fanno saltare i nervi a Tommaso Padoa Schioppa. Il piano triennale varato nel 2007, prevede la regolarizzazione per il prossimo anno scolastico di 60mila persone. Un numero considerato dal ministro elevato anche a fronte della drastica riduzione delle domande di pensionamento. E la grana precari è piombata ieri sera sul tavolo del presidente del Consiglio Romano Prodi. I segretari generali di Flc-Cgil, Cisl-scuola, Uil-scuola e Snals Confals, dopo l’ennesimo incontro andato a vuoto con il viceministro dell’istruzione, Mariangela Bastico, in un telegramma hanno chiesto l’intervento del presidente del Consiglio per emanare in tempi rapidi il decreto interministeriale che autorizza le assunzioni. Mariangela Bastico con i sindacati sarebbe stata chiara: «Non è l’Istruzione che blocca le immissioni in ruolo ma il Tesoro». Questione di risorse, di posti vacanti. I tecnici dei rispettivi dicasteri da due giorni sono al lavoro per raggiungere una intesa e evitare la rivolta dei precari. Padoa Schioppa sarebbe disposto a dare il via libera solo a 32mila assunzioni così ripartite: 25mila docenti e 7mila Ata. La trattativa è andata avanti a oltranza. Non viene esclusa l’ipotesi che alla fine Padoa Schioppa arrivi a dare l’ok a 40mila assunzioni, di più non si può. Per il ministro è impensabile assumere un docente in sostituzione di uno che va in pensione. Il rapporto deve essere diverso, uno che esce, uno e mezzo che entra. I contatti tra Padoa Schioppa, il ministro Fioroni e prodi, sarebbe stati intensi. E non viene esclusa l’ipotesi che già questo pomeriggio la situazione si possa sbloccare definitivamente. I posti vacanti per il regolare avvio del prossimo anno scolastico sono cinquantamila. Il ministero dell’Istruzione ha fornito a Padoa Schioppa una dettagliata relazione sulla quale si è discusso a lungo. I sindacati sperano in una soluzione. Enrico Panini, segretario della Cgil auspica che nel «braccio di ferro in corso esca vincitrice la scuola e non le linee di ragioneria». I posti vacanti - aggiunge - ci sono tutti, e non dimentichiamoci l’impegno contenuto nella Finanziaria nei confronti dei docenti di sostegno. Massimo di Menna della Uil incalza: «Il piano di assunzioni è urgente, è un diritto delle persone». Comunque - aggiunge rispondendo alle perplessità sui costi sollevate da Padoa Schioppa - per il regolare avvio dell’anno scolastico occorre coprire i posti vacanti, basti pensare che solo per quanto riguarda gli Ata, ogni anno vengono assunte a termine 70mila persone.


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