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Il MAttino-Scuola, i "tagli" restano

Scuola, i "tagli" restano CARMINE AURILIO Le organizzazioni sindacali scuola hanno interrotto le trattative con il direttore generale, Alberto Bottino che al tavolo di raffreddamento aveva ipoti...

13/08/2004
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Il Mattino

Scuola, i "tagli" restano
CARMINE AURILIO
Le organizzazioni sindacali scuola hanno interrotto le trattative con il direttore generale, Alberto Bottino che al tavolo di raffreddamento aveva ipotizzato un incremento regionale massimo di 170 posti comprensivi del personale Ata. Ritenuta inaccettabile la possibile proposta, i sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione e dall'1 settembre renderanno noto il calendario delle rivendicazioni. Inoltre le segreterie provinciali di Cgil-Cisl-Uil, a dispetto delle posizioni assunte da quelle regionali, non escludono di presentare denuncia alla magistratura ordinaria per fare chiarezza sul comportamento assunto dal Csa. Sotto accusa il taglio di 627 posti, 2441 quelli concessi a fronte dei 3068 richiesti dalle scuole. "Non abbiamo immediatamente indetto lo sciopero - dice Enzo Brancaccio della Cisl - solo per evitare che non venissero effettuate le rimanenti immissioni in ruolo previste per il 25 agosto. Ma sicuramente la vertenza sarà dura in quanto riteniamo che siano stati lesi i diritti degli alunni disabili e le competenze sull'organico delle singole istituzioni scolastiche".
In particolare restano perplessità sui tagli operati nelle scuole materne ed elementari, circa 110 posti in meno rispetto alle richieste, considerato che proprio nella scuola primaria è possibile dare un forte contributo ad eventuali recuperi di disabilità. Sul piano operativo concreto, se interverrà il blocco delle operazioni, potrebbero slittare le nomine annuali e di conseguenza quelle temporanee. Più gravi le conseguenze se i sindacati confederali dovessero rivolgersi alla magistratura.
Il segretario provinciale Snals Carlo Dennetta ha tentato una mediazione tra le posizioni presenti al tavolo di raffreddamento. "L'obiettivo - ha precisato - è di evitare che siano i più deboli a pagare le conseguenze di una politica scolastica sacrificata sull'altare dell'economia. Siamo contro il ricorso alla giustizia ordinaria, ma pronti ad ogni altro tipo di rivendicazione. Di certo necessita che venga rivisitato l'organico e tutelati i diversamente abili".
Intanto il ministero dell'Istruzione ha pubblicato la tabella inerente i posti disponibili a livello regionale per l'anno scolastico 2004-2005 degli insegnanti di religione. Ciò al fine di consentire all'ufficio scolastico regionale per la Campania il tempestivo avvio delle procedure connesse alla ripartizione territoriale per ogni diocesi dell'organico. Per la Campania, in particolare, i posti assegnati sono 3.211 così ripartiti: 363 per la scuola dell'infanzia, 1.445 per elementari, 609 scuola secondaria di primo grado, 794 secondaria di secondo grado. I posti disponibili per le nomine in ruolo sono definiti nella percentuale del 70% per cui dei 3.211 assegnati alla Campania il contingente autorizzato per l'anno scolastico 2004-2005 è di 2.122 insegnanti di religione. Ora spetterà all'ufficio scolastico regionale ditribuire i posti in modo proporzionale in ogni una delle sei diocesi della provincia di Caserta e per ciascuno dei due ruoli: scuola primaria e dell'infanzia, scuola secondaria di primo e secondo grado.


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