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Il Mattino-Salerno-Figli di un dio minore

FIGLI DI UN DIO MINORE LUCIANA MAURO Ylenia ha 14 anni. Dalla nascita è affetta da sindrome di Down. Il suo "registro" segna, quindi, il cento per cento di invalidità. Ma è anche un'adolescen...

23/11/2003
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Il Mattino

FIGLI DI UN DIO
MINORE

LUCIANA MAURO
Ylenia ha 14 anni. Dalla nascita è affetta da sindrome di Down. Il suo "registro" segna, quindi, il cento per cento di invalidità. Ma è anche un'adolescente, con tutti i problemi legati a questa delicata fase della vita. Frequenta la terza classe alla scuola media San Tommaso D'Aquino, nella sezione staccata di Matierno e, pur avendo inoltre subito un delicato intervento chirurgico, non ha un collaboratore scolastico (bidello con funzioni di assistenza) che si occupa della sua cura personale. Fino a sei giorni fa lo ha fatto sua madre, la signora Carmela Pierno, che denuncia:
"Ho dovuto ritirare mia figlia dalla scuola. Non potevo più sostenere l'ansia dell'andirivieni quotidiano. Ma soprattutto non sopportavo di saperla sola, abbandonata nei momenti di maggiore necessità". Ylenia ora è a casa, lontana dalla scuola e da quella cultura che le forniva forza psicologica, aiuto, sostegno. È una dei tanti studenti "con diverse abilità" che hanno diritto all"integrazione". In una scuola che, a tutt'oggi, la nega. La mamma di Ylenia ha scritto una lettera-denuncia al capo d'istituto, dove chiede "l'intervento degli enti preposti". Ma a detta degli esperti del settore, questa volta il Comune non c'entra. La nuova Finanziaria ha sciolto l'Ente da questo tipo di obbligo, che tocca soltanto ed esclusivamente alla scuola.
"Ce ne siamo occupati fino al giugno scorso, fornendo alle scuole apposite cooperative - chiarisce l'assessore alla Pubblica Istruzione per il Comune, Ermanno Guerra - poi precise circolari ci hanno imposto di delegare il tutto agli istituti scolastici". Su questo versante, il preside della D'Aquino, professore Rossinon ha trascurato fino ad oggi il problema, ma la scuola scarseggia di fondi, e l'unico aiuto potrebbe darlo il Comune.
Leggi alla mano, operatori scolastici e sindacalisti che per anni si sono occupati del problema, fondando la sezione salernitana del "Gruppo H", scioltasi l'anno scorso ma ancora funzionante in altre città d'Italia,fanno intanto riferimento agli articoli 46 e 47 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2003, riferito ai collaboratori scolastici, che hanno funzione di "assistenza, vigilanza e pronto soccorso", riferita anche agli alunni portatori di handicap. La scuola può destinare un incentivo, vale a dire un fondo che venga distribuito come "straordinario" a chi si occupa della cura personale degli alunni disabili, ma i collaboratori scolastici, secondo contratto "hanno l'obbligo di provvedere".
Nella scuola di Ylenia, che avrebbe tra l'altro bisogno di una figura femminile che si occupi di lei, questo tipo di assistenza però manca. E continuerà a mancare se non si riesce a fasre chiarezza su un problema che va affrontato in modo forte e deciso.
Antonio Salzano della Cgil, tra i primi fondatori del gruppo H, oggi segretario del Sindacato Pensionati, è deciso a ridiscendere in campo a difesa dei diritti.
"Il caso di Ylenia, e di tanti altri studenti nelle stesse condizioni, sottolinea l'esigenza di rafforzare la scuola pubblica - dichiara Salzano - Cultura e integrazione sono un sacrosanto diritto di ogni allievo, soprattutto dei soggetti svantaggiati, cui la scuola, tra le prime agenzie educative, dovrebbe prestare particolare cura e attenzione".
Una politica di abbandono dei più deboli". Per Carmine Gonnella, segretario provinciale della Cgil-Scuola, il disagio è a monte. "Il caso di Ylenia - spiega - è solo un granello di sabbia nell'immenso arenile di disinteresse del Governo di fronte alle problematiche serie che investono il mondo della scuola. Rispetto ai problemi sociali si continua, infatti, ad anteporre quelli economici, senza trovare le giuste e adeguate soluzioni. Questo succede perchè il ministro Moratti, con le sue leggi, sta impoverendo la scuola pubblica. Con tagli assurdi, e una vera e propria "scure" sul sostegno, elemento focale del comparto educativo. Gonnella non dichiara solo la sua idea, ma la testimonia con dati alla mano. "Nel giro di due anni - aggiunge - nella sola città di Salerno, si sono verificati 250 tagli sul sostegno. Contemporaneamente sono stati eliminati anche 600 collaboratori scolastici, vale a dire il personale che deve occuparsi della cura dei disabili". Come Cgil Scuola, l'anno scorso, abbiamo svolto una manifestazione nazionale a Roma, centrata proprio su questo problema. Oggi, malgrado la nostra voce si sia levata alta, non siamo ancora ascoltati da chi avrebbe dovuto.
Chiediamo al Governo, e a tutti gli organi preposti, di intervenire in una stretta sinergia, per risolvere alla radice un problema che non può essere più trascurato. È nostro intento, inoltre, di rifondare a Salerno il gruppo H, che ha portato avanti, per molto termpo, con tenacia e professionalità, un obiettivo. Quello del diritto allo studio e, in alcuni casi, all'assistenza. Innegabile per tutti".
l.m.


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