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Il Mattino-La sperimentazione funzionerà così

sperimentazione funzionerà così Non cambierà l'orario scolastico settimanale per i bambini che andranno nelle prime elementari dove si sperimenterà la riforma Moratti. È stato infatti confermat...

30/08/2002
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Il Mattino

sperimentazione funzionerà così
Non cambierà l'orario scolastico settimanale per i bambini che andranno nelle prime elementari dove si sperimenterà la riforma Moratti. È stato infatti confermato in 27 ore settimanali il monte ore per le prime classi che applicheranno i nuovi programmi. Dalla seconda classe in poi il monte ore sale a 30. Le tabelle con i nuovi quadri orari, messi a punto dal ministero in vista dell'inizio dell'anno scolastico, sono state diffuse dagli esperti di Tuttoscuola.
Se il totale delle ore settimanali è rimasto immutato, rispetto ai tempi pre-riforma (l'ex ministro De Mauro aveva previsto diventassero 30, il progetto Bertagna proponeva di ridurle a 25, la Moratti ha confermato le attuali 27), cambia invece l'articolazione delle stesse durante la settimana.
In pratica, le scuole, acquisito anche il parere dei genitori, potranno scegliere se articolare le 27 ore su sei giorni alla settimana, e dunque prevedendo solo l'insegnamento mattutino dal lunedì al sabato. Oppure se prevedere le lezioni per cinque giorni alla settimana di mattina, cioè dal lunedì al venerdì, con uno o due rientri pomeridiani.
Oltre all'orario normale delle 27 ore settimanali, è prevista anche la possibilità per le famiglie di scegliere il tempo pieno (40 ore settimanali). La scelta per il tempo pieno tuttavia resta per il momento condizionata dalla presenza di tale organizzazione scolastica sul territorio.
Il numero di ore da dedicare complessivamente all'attività dei laboratori, che nel progetto originario di riforma era stato quantificato in 300 ore annue per laboratorio, nelle indicazioni ministeriali per i piani di studio personalizzati non viene quantificata, rimettendo pertanto a ogni singola scuola ogni decisione in merito.
Una novità significativa del progetto sperimentale è quella dei rientri pomeridiani. Rispetto all'ordinamento precedente, quando i rientri erano comunque obbligatori, la sperimentazione introduce ora un cambiamento radicale. In pratica, i rientri possono anche non essere effettuati.
Tra le possibili modalità organizzative incluse nel progetto sperimentale c'è anche quella del tempo pieno, secondo il tradizionale orario di 40 ore settimanali.
Attualmente gli orari di insegnamento nel tempo pieno, dove è ancora diffusa la tradizionale organizzazione di due docenti per classe, sono ripartiti in parti uguali tra i due insegnanti titolari. Nel tempo pieno, secondo il progetto sperimentale, viene introdotta la figura del docente prevalente con conseguente ripartizione oraria differenziata.
In prima classe è prevista una sola ora di insegnamento della lingua straniera. L'insegnamento della religione cattolica resta invece confermato in tutte le classi della scuola elementare in due ore settimanali.


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