Il Mattino:il digiuno del Tasso arriva in parlamento
Il digiuno del Tasso arriva in parlamento Con un'interpellanza urgente presentata da Titti De Simone, del Prc, che è andata a trovare i ragazzi. Il fronte dello sciopero della fame si allarga: a...
Il digiuno del Tasso arriva in parlamento
Con un'interpellanza urgente presentata da Titti De Simone, del Prc, che è andata a trovare i ragazzi. Il fronte dello sciopero della fame si allarga: adesso i ragazzi che lo fanno sono una trentina. E arriva il medico.
di Cristiana Palazzoni
ROMA-Non sono stanchi, non sono provati e hanno la determinazione di chi vuole andare avanti, fino al risultato. E l'obiettivo degli studenti del liceo Tasso, che sono al loro secondo giorno di sciopero della fame, è quello di incontrare la ministra della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti . Vogliono vederla nella loro scuola, vogliono parlarci, vogliono dirle che la sua riforma scolastica non va bene, che a loro non piace.
Al secondo giorno sono aumentati i ragazzi che aderiscono alla protesta. Adesso sono una trentina, dei quali sei che digiunano ad oltranza, mentre gli altri si alternano. Nel pomeriggio saranno visitati da un medico che controllerà il loro stato di saluto, visto che stanno andando avanti solo ad acqua zuccherata.
Stamani alla scuola è arrivata la parlamentare di Rifondazione comunista, Titti De Simone, che ha annunciato la presentazione di un'interpellanza urgente in parlamento affinché la ministra Moratti vada al liceo. Ieri è stata la volta dell'europarlamentare di Forza Italia, Antonio Tajani, che ha portato una delegazione di studenti al ministero di viale Trastevere, dove però i ragazzi sono riusciti a parlare soltanto con alcuni collaboratori di uno dei consulenti della ministra.
I ragazzi, intanto, sono in trattativa con il preside per decidere il futuro dell'autogestione, che in teoria dovrebbe finire domani. C'è chi non vuole smettere e soprattutto non vuole recedere dallo sciopero della fame. Un'iniziativa clamorosa per degli studenti liceali. Per ora hanno deciso che il banco dell'autogestione resterà comunque fuori dalla scuola, in via Sicilia. Di fatto hanno occupato il marciapiede. Poi vedranno se continuare e occupare l'intero istituto.