Il Mattino-Il bidello mette via la scopa: ora si occupa di assistenza

VECCHI E NUOVI RUOLI
Il bidello mette via la scopa: ora si occupa di assistenza
ROMA - Storie di precari e di personale in ruolo, anche il mondo degli Ata (assistenti tecnico-ausiliari) è in fermento. I tagli della Finanziaria si abbatteranno anche sulle loro teste, con una perdita secca di 6.000 posti. "Eppure abbiamo un ruolo importante", dicono i rappresentanti della categoria. Certo, da loro dipendono le segreterie che ora sono il cuore della nuova scuola. E da loro dipende la sorveglianza dei bambini, affidata ai bidelli. E' proprio la vecchia figura del bidello che viene messa in crisi. Il blocco delle assunzioni ha prosciugato il serbatoio di cui disponevano le scuole. I pensionati non sono stati rimpiazzati e sempre di più gli istituti si affidano alle cooperative di pulizia. A Roma, per esempio, da almeno sei anni le coop in convenzione con il Comune hanno preso il posto dei camici blu con la ramazza, che spazzavano aule e cortili, cambiavano lampadine fulminate e presidiavano i corridoi. I bidelli restano, ma, ormai pochi, hanno essenzialmente mansioni di assistenza. Tanto che il loro appellativo è cambiato in quello di 'assistenti educativo-culturali'. Negli istituti superiori, invece, i collaboratori scolastici dipendono prevalentemente dall'amministrazione statale o provinciale. Molti sono pendolari da una vita. C'è anche chi ogni mattina all'alba parte dai paesi del Casertano per trovarsi ogni mattina alle 8 sul portone di scuola. "Siamo un settore dimenticato - lamentano i rappresentanti sindacali - L'immobilismo di anni ci ha tolto ogni prospettiva". Soprattutto nella scuola elementare e media la loro presenza è importante. Il contratto collettivo di lavoro prevede che si occupino dell'assistenza igienica e motoria dei bambini con handicap, fornendo "ausilio" per accedere ad alcuni locali per favorire l'integrazione anche di chi è disabile.
A. Ser.