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Il Mattino-Classi sovraffollate, i sindacati accusano

Classi sovraffollate, i sindacati accusano ANNA MARIA ASPRONE Sono già tornati in classe da ieri mattina: primi tra tutti gli studenti del Sud. Proprio come i loro "colleghi" del Fri...

14/09/2005
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Il Mattino

Classi sovraffollate, i sindacati accusano

ANNA MARIA ASPRONE Sono già tornati in classe da ieri mattina: primi tra tutti gli studenti del Sud. Proprio come i loro "colleghi" del Friuli, della Lombardia, delle Marche, del Piemonte di Bolzano e di Trento. Anche se, ufficialmente, il battesimo del nuovo anno scolastico (già formalmente partito il primo settembre) per la scuola di Napoli e provincia avrebbe dovuto esserci giovedì 15 settembre, sono stati molti ieri gli istituti di ogni ordine e grado a riaprire i cancelli. Hanno rimesso gli zaini su spalle ancora abbronzate i liceali del Classico Umberto e Sannazaro, gli studenti dell'Istituto Nautico di Bagnoli e quelli del liceo Polifunzionale Mazzini. Avranno invece altri due giorni, fino al 15, da dedicare al tempo libero gli iscritti al liceo Scientifico Mercalli, ai Classici Genovesi e Vico, all'Itc Pagano e all'Itis Galileo Ferraris. Ma anche per i più piccoli ieri ha ricominciato a suonare la campanella. Tutti in classe alle Medie: Nevio, Fiorelli, Caro, Poliziano; alle Elementari: Santa Rosa, al 78° Circolo didattico "Iala", al 52° Circolo alla Loggetta, al 54° Circolo "Scherillo", al 69° circolo "Barbato" e alla "Aganoor". Ma che scuola sarà quella targata 2005/2006? L'anno scolastico parte all'insegna delle polemiche. Troppe classi sovraffollate, accusano i sindacati. Ma per il direttore scolastico Alberto Bottino quest'anno le luci superano le ombre. "Il primo banco di prova ci sarà subito - spiega - giovedì si terrà la conferenza Stato-Regioni per il parere obbligatorio ma non vincolante sulla riforma della scuola di secondo grado. Per la scuola in Campania, invece, siamo abbastanza soddisfatti. Si inizia con i docenti in servizio e con un organico che non ha risentito del decremento di alunni. Tra immissioni in ruolo e supplenze annuali - aggiunge il direttore - abbiamo sottoscritto 20mila contratti con docenti e amministrativi. Forse la vera "sofferenza" c'è stata proprio sul fronte del personale "Ata" che è stato ridotto di 435 posti, per i tagli della Finanziaria. Per la messa in sicurezza degli edifici - conclude Bottino - nonostante gli sforzi degli enti locali, credo sarà difficile che venga rispettato il termine del 31 dicembre per l'ultimazione dei lavori di ristrutturazione". Meno ottimisti di Bottino sul futuro del nuovo anno scolastico, come si diceva, si dichiarano invece i sindacati della scuola. "Anno nuovo, problemi vecchi - ha sintetizzato il segretario generale della Cisl Scuola di Napoli Luigi Bifulco - Purtroppo - dice - siamo alle prese con le solite questioni. L'atavico problema della sicurezza degli edifici, che ancora una volta non viene assicurata con la messa a regime della 626, le classi sovraffollate, i doppi turni. Quest'anno poi c'è anche la spaventosa carenza di collaboratori scolastici e degli insegnanti di sostegno, rispetto ai quali mancano ancora risposte alle nostre richieste di 750 unità complessive in più. Per la sicurezza apriremo una vertenza con gli enti locali; per il resto decideremo con la federazione nazionale per la mobilitazione". Per Libero Tassella (Gilda) la sicurezza è invece "il problema dei problemi e investe sia gli enti locali che lo Stato. Perché non se ne parla ad esempio quando si formano le classi e si tagliano gli organici accorpando classi in pochi metri? Perché - continua Tassella - nessuno dice niente sulle malattie provocate ai docenti dalle precarie condizioni degli edifici scolastici? Ci sono ancora scuole con l'amianto - conclude il responsabile di Gilda - e agli insegnanti che vi hanno lavorato dentro, se sono ancora vivi, non sono mai stati concessi i benefici pensionistici previsti per altre categorie di lavoratori". Più cauto, infine, il segretario della Uil scuola Luigi Panacea: "Molte scuole versano ancora in condizioni precarie e non sono sicure, anche se, rispetto all'anno scorso il numero degli edifici con certificazioni antincendio e agibilità statica è aumentato del 10%. Non servono proroghe alle scadenze, ma risorse finanziarie. Anche per i precari occorre una stabilizzazione della loro condizione".


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