Il Mattino/Caserta: Cinquecento tagli nella scuola, lunedì sit-in di protesta dei precari
CGIL, CISL, UIL E SNALS HANNO ANNUNCIATO LA MOBILITAZIONE DAVANTI AL PROVVEDITORATO
EMANUELE TIRELLI La scuola incrocia le braccia ancora prima di iniziare. I sindacati annunciano un sit-in per il prossimo lunedì dinanzi alla sede del Provveditorato di via Ceccano, alle ore 10. A protestare è il personale che il 17 settembre rischia di restare a casa e di trascorrerci tutto l'anno scolastico. Per questo motivo, Flc Cgil, Cisl, Uil e Snals Confsal hanno deciso di riunirsi per contestare i tagli di duemila posti a cattedre del personale Ata e docente in tutta la Campania. Un ridimensionamento che parte da una disposizione del Ministero in ambito nazionale e colpisce violentemente anche i precari della provincia di Caserta. La dimensione denunciata dai sindacati comprende 40 posti in meno per gli assistenti tecnici, una riduzione del 2% rispetto al 2006/07 per organico amministrativo e collaboratori scolastici, 200 docenti in meno per il sostegno e altrettanti nella scuola primaria e dell'infanzia, cui si aggiunge la decisione di privare i precari degli spezzoni inferiori alle 7 ore. «Le istituzioni preposte rimangono silenti - dice Enrico Grillo, segretario generale di Flc Cgil Caserta - e intanto i tagli si riverberano negativamente sui precari che rimangono senza incarico. Si tratta di circa 500 persone private ingiustamente del reddito ma anche di danni forti alla scuola casertana, per di più in un contesto socio-economico difficile, con un grande bisogno di investimenti educativi-formativi». Come sottolineano i sindacati, il taglio avrà una ricaduta sui precari disoccupati e sulle loro famiglie, sugli studenti che non avranno garantito il numero di docenti necessario, ma anche sul personale attualmente impiegato che dovrà sopperire con la propria presenza le carenze sopraggiunte.