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Il Manifesto-Per l'istruzione dei giovani salviamo l'educazione fisica

"Per l'istruzione dei giovani salviamo l'educazione fisica" Per la prima volta, gli insegnanti di educazione fisica della scuola italiana entrano in agitazione dall'epoca delle loro rivendicazioni ...

14/12/2001
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il manifesto

"Per l'istruzione dei giovani salviamo l'educazione fisica"

Per la prima volta, gli insegnanti di educazione fisica della scuola italiana entrano in agitazione dall'epoca delle loro rivendicazioni nell'immediato dopoguerra. L'obiettivo è quello di rimettere in discussione il documento del "Gruppo ristretto di lavoro", che verrà adottato dal ministro come bozza di lavoro e di discussione in occasione degli "Stati generali dell'istruzione" il 19 e 20 dicembre prossimi.
Secondo la Capdi (confederazione delle associazioni provinciali diplomati Isef e laureati in scienze motorie) il progetto rende di fatto facoltativa l'educazione fisica, "condannata senza processo e senza appello". Interessati alla mobilitazione sono anche gli studenti universitari delle facoltà di scienze motorie, che vedono vanificare il lavoro formativo dei nuovi istituti universitari e comparire scenari di precariato e disoccupazione. Alla protesta aderiranno anche famosi atleti e olimpionici che presteranno il loro volto per una campagna di sensibilizzazione.
Molti i docenti di educazione fisica, gli studenti in scienze motorie e quelli delle scuole secondarie superiori in fermento in questi giorni in tutta Italia, che aderiranno alla manifestazione indetta dai Cobas oggi a Roma. Si chiede il riallineamento dei programmi scolastici italiani a quelli della Comunità Europea: educazione fisica obbligatoria e non facoltativa, aumento da 2 a 3 ore settimanali di lezione, come avviene in tutto il resto d'Europa. Togliere l'educazione fisica dalle materie curricolari non solo è tornare indietro di più di 70 anni, ma anche dimenticare che i nostri ragazzi non hanno solo una grande testa da riempire di informazioni e sapere, ma sono soprattutto dei giovani corpi per i quali il movimento significa salute, crescita armonica, sviluppo unitario della loro personalità.

Un gruppo di docenti di educazione fisica


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