Il Manifesto-Milano tiepida aspetta venerdì
Milano tiepida aspetta venerdì Una scuola occupata, altre in autogestione. I cortei del fine settimana in tutta Italia LUCA FAZIO - MILANO Le giornate di Genova. Il rullo compressore del minis...
Milano tiepida aspetta venerdì
Una scuola occupata, altre in autogestione. I cortei del fine settimana in tutta Italia
LUCA FAZIO - MILANO
Le giornate di Genova. Il rullo compressore del ministro Moratti. L'11 settembre. La guerra. Gli osservatori di "cose" studentesche milanesi non hanno difficoltà ad ammettere che a fronte di tali emergenze - altro che "piattaforme" o 7 in condotta... - le aspettative erano ben altre rispetto a questa strana stagione di agitazioni con il contagocce. Non è che gli studenti non siano inquieti e curiosi, è che forse non sentono più la scuola come ambito privilegiato per allargare, ogni tanto, lo sguardo sul mondo. Il testimone della protesta (altre scuole hanno già dato) adesso è passato nelle mani del liceo classico Manzoni, l'unica scuola occupata di Milano. "Le iniziative che abbiamo preparato sono buone, adesso speriamo nella partecipazione di gran parte degli studenti", spiega Viola.
Il liceo artistico Primo invece è in autogestione, con uno slancio, raccontano gli studenti, per certi versi inedito: "L'anno scorso abbiamo autogestito quasi senza motivi, adesso invece tutti si sentono molto più coinvolti", dice Barbara. Per via della Moratti, "i professori ci hanno sensibilizzato su quello che sta combinando"; per via della polizia, "abbiamo visto un filmato sul G8 e molti sono rimasti a bocca aperta"; e per via della guerra, "siamo andati tutti a vedere Viaggio a Kandahar". Il liceo scientifico Cremona invece, "per rispondere alla richiesta di maggiore informazione da parte degli studenti", ha inventato tre giornate di "scuola aperta": fino a venerdì le due ultime ore di lezione verranno sacrificate per ragionare di guerra, non violenza, polizie, globalizzazione, Tobin tax e questione mediorientale.
Tra i futuri ragionieri dello Zappa, invece, proprio in questi giorni potrebbe prevalere l'opzione sciopero della fame (meno calorie più titoli). Pratica che a qualcuno fa storcere la bocca. "E' un metodo che rispettiamo - spiega Luca dei Collettivi studenteschi - ma non condividiamo. Intanto la motivazione è inesistente e sa tanto di tavolo concertativo con il ministro di turno: chissà cosa avrà mai da raccontare la Moratti agli studenti del Tasso...meglio insistere su percorsi costruiti dal basso". Gli studenti dei Collettivi quest'anno puntano su una dieci giorni antifascista per riparlare della strage di piazza Fontana coniugandola al presente, "perché la riforma dei servizi segreti la stanno facendo in questi giorni".
Il programma di assemblee e dibattiti, come da tradizione, culminerà nel corteo del 12 dicembre. L'Unione degli studenti (Uds), a livello nazionale, ha scelto la data di venerdì prossimo per rimettersi in moto, mettendo un po' da parte la guerra e puntando tutto contro la riforma della scuola griffata Moratti. La manifestazione milanese - "ci stiamo lavorando molto", dice Jorge - partirà alle 10 da piazza Cairoli per dirigersi verso la Prefettura; altri cortei sono previsti a Roma, Napoli, Palermo, Venezia, L'Aquila, Como, Arezzo e Salerno.