Il Manifesto-Cicli e orari secondo l'Ulivo

Cicli e orari secondo l'Ulivo

Cicli scolastici e ambiti disciplinari regolamentati dall'Ulivo. L'ultimo schema risale al febbraio scorso: il ministro Tullio De Mauro disegnò per il consiglio nazionale della pubblica istruzione lo schema degli orari nella scuola riformata.
Conteneva le indicazioni per i curricula obbligatori (80% del monte ore annuo) e la quota del 20% affidata all'autonomia di ogni singolo istituto.
Il parlamento, infatti, aveva indicato in 1.000 ore il monte orario annuo nella scuola di base. In 200 ore lo spazio per le discipline "autonome", più le ore settimanale di religione cattolica contemlate dal Concordato.
Secondo i cicli scolastici in versione Ulivo, nei primi cinque anni al posto delle singole materie erano previsti "ambiti disciplinari". Nel biennio (monte orario di 832 ore) viene enfatizzato l'ambito linguistico-espressivo: italiano, inglese, discipline artistiche, musiclai e motorie. All'ambito matematico-scientifico sono riservate 450 ore, mentre 192 spettano a quello antropologico-ambientale (storia, geografia e scienze sociali).
Il triennio, invece, si sviluppa in quattro ambiti disciplinari. Matematica e scienze si dividono. L'ambito antropologico-ambientale, invece, cambia nome. L'ambito linguistico-espressivo rimane comunque prevalente con 1.056 ore complessive. La matematica ne ha 483, mentre nell'arco dei tre anni l'ambito scientifico-tecnologico ne conta 384. Infine, all'ambito geo-storico-sociale spettano 288 ore.
Sempre in base allo schema dell'allora ministro De Mauro, negli ultimi due anni del ciclo ritornano le singole materie tradizionali. Un monte ore biennale così articolato: italiano (260 ore), inglese (130), seconda lingua (80), arte e immagine (106), musica (106), scienze motorie (120), storia, geografia, scienze sociali (220), matematica (240), tecnologia (130).