Il governo impugna la legge Formigoni-Aprea
La decisione è stata assunta oggi dal Consiglio dei Minsitri. Ma ci vorranno parecchi mesi per conoscere la decisione della Corte Costituzionale
R.Palermo
L’articolo 8 della legge n. 7 della Regione Lombardia che assegna alle singole istituzioni scolastiche specifiche competenze in materia di reclutamento del personale docente potrebbe contenere profili di illegittimità costituzionale.
Questo è il parere del Dipartimento per gli Affari Regionali sul quale il Governo ha basato la decisione di oggi 15 giugno di impugnare la legge di fronte alla Consulta.
Il realtà la formulazione della disposizione contenuta nella legge regionale è particolarmente cauta: “… a titolo sperimentale, nell'ambito delle norme generali o di specifici accordi con lo Stato, per un triennio a partire dall'anno scolastico successivo alla stipula, le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, per reclutare il personale docente con incarico annuale necessario a svolgere le attività didattiche annuali e di favorire la continuità didattica”.
La legge Formigoni-Aprea, anzi, prevede espressamente che lo Stato emani una apposita norma generale che attribuisca alle scuole competenze in materia di reclutamento oppure che Stato e Regione stipulino uno specifico accordo sulla questione.
Ma evidentemente tutta questa cautela non è stata ritenuta sufficiente dal Governo che negli ultimi giorni ha subito anche il pressing non solo di associazioni, movimenti e sindacati ma anche dello stesso Partito Democratico.
A questo punto non resta che aspettare la decisione che verrà assunta dalla Corte Costituzionale.
I tempi, però, non saranno brevi: nella migliore delle ipotesi se ne parlerà nella primavere del 2013.