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Il Giorno-Sospetta varicella? Tocca al direttore scoprirla e mandare il bambino a casa

MEDICINA SCOLASTICA In una circolare della Asl a tutti gli istituti Sospetta varicella? Tocca al direttore scoprirla e mandare il bambino a casa di Giorgio Guaiti MILANO Il bambino sta "...

27/04/2005
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Il Giorno

MEDICINA SCOLASTICA In una circolare della Asl a tutti gli istituti
Sospetta varicella? Tocca al direttore scoprirla e mandare il bambino a casa
di Giorgio Guaiti
MILANO Il bambino sta "covando" la varicella?
A scoprirlo deve essere il capo di istituto, quello che una volta si chiamava direttore (alle elementari) o preside (alle medie e alle superiori) e che oggi ha la qualifica generica di dirigente scolastico.
Il paradosso - assicura Gianni Gandola, del Coordinamento Cgil-Cisl dei dirigenti scolastici - è contenuto in una circolare della Asl Città di Milano, che le scuole stanno ricevendo in questi giorni e che è appunto dedicata alle malattie infettive.
La circolare riprende le delibera regionale in cui si rivede il protocollo di prevenzione e notifica delle malattie infettive e si definiscono le misure da prendere nelle comunità scolastiche.
Nel documento si parla quindi di norme igieniche, di pulizia degli ambienti, di comportamenti da tenere in caso di contatto con sangue o altri liquidi organici.
"La parte più interessante però - assicura Gandola - riguarda le misure di controllo in caso di malattie infettive. La Asl infatti prevede la collaborazione dell'istituzione scolastica in caso di bambini che "presentino sintomi non compatibili con la permanenza a scuola" e a questo proposito ricorda "il diritto-dovere dei dirigenti scolastici di allontanare dalla scuola gli alunni che giustifichino il sospetto di malattia infettiva"".
E alla inevitabile domanda di tanti dirigenti scolastici ("Come facciamo a individuare i sintomi di una malattia infettiva?") la Asl risponde con una tabella, allegata come "strumento per giudicare i casi da allontanare".
Nella tabella sono indicati alcuni sintomi (febbre, esantema, diarrea, congiuntivite purulenta) che, secondo la Asl, "possono essere normalmente rilevati dal personale scolastico che non ha competenza medica" e che indicano la presenza di casi nei quali, "a prescindere dall'infettività presunta", si rende necessario l'allontanamento dell'alunno.
"Una circolare - commenta Gandola - che lascia perplessi. Sul piano del metodo perchè la Asl dà disposizioni a scuole autonome come se si trattasse di propri dipendenti, mentre, se mai, le disposizioni dovrebbero arrivare ai capi di istituto dalla Direzione regionale scolastica o dal Csa. Ma ancora di più sul piano del merito, in quanto si chiede ai dirigenti scolastici di fare quello che nelle scuole hanno sempre fatto le sale mediche, il medico scolastico, l'assistente sanitario".
"In altre parole - conclude - un altro passo verso lo smantellamento dei presidî[\FIRMA] di medicina scolastica".


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