Il Giorno-Scoppia la rabbia dei precari

SCUOLA n Il ministero dell'Istruzione finisce sotto accusa: continua a modificare i criteri di valutazione
Scoppia la rabbia dei precari
di Paolo Marelli
COMO Sono seicento i supplenti, su 2.700 insegnanti precari in provincia di Como, che hanno presentato ricorso al Centro servizi amministrativi (Csa), l'ex Provveditorato agli studi, contro presunti errori nell'assegnazione dei punteggi nella graduatoria per ottenere una cattedra entro il prossimo 8 settembre, giorno in cui nelle scuole elementari, medie e superiori l'esercito di studenti riprenderà le lezioni dopo le vacanze. In via Volta, la sede dell'ex Provveditorato è stata una corsa contro il tempo per alimentare la speranza di conquistare una cattedra. Per seicento docenti precari, quelli appartenenti alla terza fascia, è stata un'estenuante maratona che si è conclusa nel tardo pomeriggio dell'altro ieri, in considerazione del fatto che i tempi per presentare ricorso erano strettissimi. Infatti il Csa, la scorsa settimana, ha pubblicato e reso note le graduatorie permanenti per l'immissione in ruolo dei supplenti in vista del prossimo anno scolastico. Ma, in media, quasi un docente su quattro ha deciso di fare ricorso, contestando e protestando sui punteggi, che determinano o meno la possibilità di insegnare. Dall'affissione della graduatoria, c'erano cinque giorni di tempo per inoltrare il ricorso e chiedere un ulteriore riesame della propria posizione. In quest'arco di tempo, gli uffici dell'ex Provveditorato di Como sono stati presi d'assalto, tanto che hanno protocollato ben seicento reclami. Si tratta di domande di ricorso che adesso dovranno essere passati al setaccio e vagliate dai funzionari del Csa. Tenendo conto del periodo delle ferie, con una parte di personale in vacanza, per il Centro servizi amministrativi si prevedono giornate di superlavoro, in considerazione del fatto che la revisione e la compilazione di una nuova graduatoria dovranno essere portati a termine entro il primo settembre, una settimana prima della riapertura delle scuole elementari, medie e superiori. Dal canto loro, i sindacati della scuola sono in stato di massima allerta. Fanno notare che per chi è un insegnante precario, un punto in più o in meno nella graduatoria ha un peso professionale enorme. Perché sulla base di questa graduatoria stilata dal Csa scatteranno le immissioni come docenti di ruolo, che vuol dire un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Cgil, Cisl e Uil, pur vigilando sulla situazione e sugli sviluppi, sono fiduciose che tutto si risolva per il meglio. Più cauti e prudenti gli insegnanti. I supplenti puntano l'indice contro il ministero dell'Istruzione, finito sotto accusa per aver modificato troppe volte e in poco tempo i criteri di attribuzione dei punteggi ai docenti non di ruolo. Cambiamenti, secondo i sindacati, che hanno creato confusione fra gli insegnanti e messo in difficoltà anche gli uffici del Centro servizi amministrativi. Oltre a un calo nel numero degli iscritti nelle scuole superiori, con 628 alunni in meno rispetto allo scorso anno, con una serie di cantieri ancora aperti nei plessi e altri lavori che cominceranno ad anno scolastico già avviato, la macchina della scuola comasca si rimette in moto facendo i conti anche con l'agitazione e preoccupazione che soffiano su collo di seicento insegnanti che rischiano di non avere impiego alla ripresa delle lezioni a settembre.