IL GIORNO - Prof agitati a metà
Prof agitati a metà ROMA '#8212; Uno sciopero riuscito appieno, secondo gli organizzatori, praticamente fallito secondo il ministero della Pubblica Istruzione. Nel day after di quella che dov...
Prof agitati a metà
ROMA '#8212; Uno sciopero riuscito appieno, secondo gli organizzatori, praticamente fallito secondo il ministero della Pubblica Istruzione. Nel day after di quella che doveva essere la prima grande mobilitazione dell'era Moratti, la polemica si sposta sulle cifre. Di numeri parla Enrico Panini, leader Cgil, dando un'adesione pari al 50% dei docenti. Più cauta l'Unicobas che preferisce attestarsi sul 40% mentre il Gilda fa una media del 45%. Inutile dire che i dati che vengono dal ministero sono ben al di sotto: secondo i rilevamenti effettuati dalla Pubblica istruzione l'adesione all'agitazione per l'intera giornata sarebbe inferiore al 18%. Per quanto riguarda poi la prima ora di lezione '#8212; per la quale avevano dato indicazione di incrociare le braccia Cisl e Uil '#8212; ci si attesterebbe a meno del 4% di adesioni.
Anche gli studenti
E' chiaro che la verità sarà nel mezzo ma appare anche chiaro che di gente, in piazza, non se n'è vista molta. In circa 500 erano in viale Trastevere sotto la sede del ministero a protestare e a far numero erano sicuramente gli studenti sia universitari che delle superiori che avevano deciso di dar man forte ai loro insegnanti. Duemila hanno sfilato invece a Torino e altrettanti a Milano hanno dato seguito all'intenzione di lotta. Resta, sullo sfondo, una spaccatura preoccupante tra i sindacati. Perchè ad esempio lo Snals, che pure raccoglie molte adesioni nel comparto, ha detto "no" allo sciopero e a giornata finita, ha annunciato di aver adeguatamente interpretato la volontà della maggior parte del corpo docente per una trattativa. Non la pensa così il Gilda che minaccia la Moratti affinchè si cambi radicalmente politica altrimenti si andrà ad aprire "una stagione di lotta".
I Cobas, invece, propongono una nuova agitazione, questa volta unitaria, per dicembre. E all'unità si richiama anche Massimo Di Menna della Uil mentre Daniela Colturani della Cisl polemizza con la Cgil di Panini e parla di agitazione pretestuosa e ideologica. Posizioni diverse, quindi, mentre si avvicinano gli appuntamenti con il ministro per la ripresa delle trattative.Preoccupazioni condivise dall'ex ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer che, insieme con il suo successore Tullio De Mauro, aveva messo a punto il riordino dei cicli poi bloccato dal governo Berlusconi che attacca senza mezzi termini la politica del governo.
Universitari in piazza
Ma ieri non è stata solo la giornata di lotta della scuola. Ieri hanno scioperato anche i professori universitari. E' stata annullata a Torino la cerimonia per l'inaugurazione dell'anno accademico alla quale doveva partecipare la Moratti. Insieme con professori e studenti anche i dottorandi sono scesi in piazza preoccupati per i previsti tagli alla ricerca previsti dalla Finanziaria.
A questo proposito il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini, parlando a Perugia, ha detto che il governo "si appresta a fare la sua parte per il rilancio delle università pubbliche chiamate ad instaurare un nuovo e più stretto rapporto con le imprese private".
di Silvia Mastrantonio